3,2,1 disoccupati: abbiamo brindato così al nuovo anno

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Ex dipendenti Sistri denunciano: “3,2,1 disoccupati: abbiamo brindato così al nuovo anno. Il Mise e Di Maio ci ignorano”

Il Sistri è stato cancellato dal 1 gennaio scorso. Ma il grande interrogativo resta: è stata trovata una soluzione alternativa per i 27 lavoratori lasciati a casa? Emiliano Santoni ex lavoratore del Sistri ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus, durante il programma “Un giorno da ascoltare” con Arianna Caramanti e Misa Urbano.

“3,2,1 disoccupati: abbiamo brindato così al nuovo anno tutti noi ex dipendenti del Sistri –ha affermato Santoni-. Non abbiamo incontrato nessuno del Ministero, nemmeno Costa. Siamo rallegrati che abbia pubblicato un post su facebook in cui dice di tener conto di noi, che è già qualcosa, intanto siamo stati ricevuti due volte dal segretario del ministro richiedendo un incontro che non sappiamo se ci sarà mai. Vogliamo capire se c’è una possibilità lavorativa alternativa per noi 27 lavoratori lasciati a casa nel nuovo progetto che prenderà il posto del Sistri. Non ci hanno dato nemmeno una data entro la quale potremmo sapere qualcosa in più, per ora quello che sappiamo è che il ministero ha preso atto della nostra condizione e che cercherà di fare qualcosa, di più non ci è dato sapere. Intanto si è tornati a tracciare i rifiuti come si faceva nel 2009, tramite un cartaceo, i classici registri cartacei e le bolle di accompagnamento: un pezzo di carta sul quale viene annotato chi è il produttore, chi lo trasporta etc…  Per fare un controllo hanno dovuto istituire un sistema online come dovranno istituirlo per permettere la lavorazione in tempo reale ed essere più veloci. Vorremmo avere delle rassicurazioni senza creare polemiche come hanno fatto alcune persone tempo fa, costruendo dei profili fake sui social per darci contro accusandoci di voler chiedere lavoro al ministro, dandoci addosso su tutti i social. Ad un certo punto questi tre profili sono spariti tutti insieme forse perché abbiamo sottolineato un po’ che alcune scelte potevano essere fatte in maniera più ponderata, quindi forse si è trattato di alcuni tifosi politici: abbiamo comunque portato alla luce alcune cose che forse non stavano molto bene a qualcuno. Prossimamente ci rivolgeremo di nuovo anche al Mise e al ministro Di Maio, ai quali ci siamo già rivolti senza però avere ancora alcuna risposta.”

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