Matt Salinger e la vedova di Salinger, Colleen O’Neill (terza moglie dello scrittore dopo il divorzio da Claire Douglas, madre del figlio nato nel 1960), nella loro veste di esecutori testamentari riuniti in trust, stanno esaminando da tempo l’archivio privato del romanziere e lo stanno facendo “più velocemente possibile” perché gli inediti siano pronti “per la pubblicazione”, lui spera, “in meno di dieci anni”. “Quando il materiale sarà pronto, lo faremo uscire”, ha affermato Matt Salinger al “Guardian”.
Scrittore di fama mondiale grazie al ‘Giovane Holden’ (1951), J.D. Salinger interruppe le pubblicazioni nel 1965 e si ritirò a vita privata in un bosco del New Hampshire, nonostante il travolgente successo della storia del giovane newyorkese Holden Caulfield. L’ultimo lavoro pubblicato è stato il racconto ‘Hapworth 16, 1924’, apparso sulla rivista New Yorker nel 1965.
Il lavoro di catalogazione sul materiale inedito di Salinger è iniziato nel 2011, ha rivelato Matt Salinger al ‘Guardian’, precisando che “tutto ciò” che suo padre ha scritto “a un certo punto verrà condiviso” con la pubblicazione integrale. Matt Salinger ha raccontato all’intervistatrice Lidija Haas: “Mio padre non ha mai smesso di scrivere e vicino a ogni sedia aveva sempre con sè un taccuino per prendere appunti”.
Matt Salinger confida nell’intervista al giornale inglese che il padre decise ad un certo punto “che la cosa migliore per i suo scritti era che non avessero interazioni con la gente, con il pubblico, soprattutto del mondo letterario. Non voleva sedersi a quei tavoli da poker. Voleva cuocere nel suo brodo”.
Matt Salinger ha smentito, poi, le voci circolate ed incontrollate dopo la morte del padre dell’esistenza di cinque o sette nuovi romanzi, compreso un racconto con un sequel della storia di Holden Caulfield. “È solo spazzatura”, ha replicato. Niente tuttavia Matt Salinger ha detto sul contenuto delle opere inedite del padre.