Sea Watch, tecnici dall’Olanda a Catania: ecco quando

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Lunedì e martedì prossimo gli ispettori olandesi saliranno sulla Sea Watch 3.  Il controllo tecnico si farà l’11 e il 12 febbraio. L’Ambasciata dei Paesi Bassi, scrive alla Farnesina, che l’Ispettorato ambiente e trasporti del ministero delle Infrastrutture dell’Aja sarà a bordo della nave della Ong tutt’ora ormeggiata al porto di Catania. Dell’ispezione tecnica il governo olandese ha informato il nostro ministero delle Infrastrutture.

Intanto la Francia assicura di voler tenere fede alle promesse. “L’impegno è mantenuto” ha detto all’Adnkronos un portavoce dell’Eliseo. Questa mattina fonti del Viminale avevano spiegato che “Parigi ha fatto sapere al Viminale che dei migranti della Sea Watch ‘prenderemo solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici'”, riferendosi al caso delle 47 persone, a bordo della Sea Watch, fatte sbarcare a Catania lo scorso 31 gennaio.

Intanto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha scritto all’omologo francese, Christophe Castaner, per invitarlo a Roma “per un confronto e uno scambio sui dossier aperti”. “I nostri Paesi da sempre condividono solidi rapporti bilaterali con particolare riferimento ai campi della sicurezza del terrorismo dell’immigrazione. Rapporti che, nel confermare una concreta volontà di collaborazione, possono e devono essere ulteriormente sviluppati nell’interesse strategico reciproco”, sottolinea Salvini. In particolare “le anticipo tra i vari temi che confermo un vivo interesse per la collaborazione da voi offerta a proposito dei rimpatri dei migranti economici“.

Un invito poco ufficiale che non è stato preso bene dal collega francese. “Non mi si può convocare” ha detto il ministro dell’Interno d’Oltralpe Christophe Castaner al collega Matteo Salvini. “Non mi si convoca. Ieri ero con Matteo Salvini in un’istanza europea – ha detto Castaner a Bfmtv – abbiamo avuto uno scambio anche sulla questione migratoria. Il dialogo fra noi è costante. Bisogna che sia rispettoso”. “Anche io sono pronto ad accoglierlo”, ha aggiunto, sottolineando che le missioni diplomatiche vanno fatte “in maniera ufficiale”.

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