Università, chirurghi: “Al via tavolo su nuove regole scuole specializzazione”

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Bellantone e Marini, l’iniziativa alla luce delle recenti criticità sui percorsi formativi post-laurea

Al via un tavolo tecnico dei chirurghi per nuove regole sull’accesso alle Scuole di specializzazione. “Alla luce delle recenti criticità espresse in più sedi sui percorsi formativi specialistici post laurea, con significative ripercussioni sui livelli assistenziali del Sistema sanitario nazionale, Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri italiani) e il Collegio dei professori ordinari di Chirurgia hanno costituito un tavolo tecnico teso a elaborare proposte per nuove normative concernenti l’accesso alle Scuole di specializzazione ed alla regolamentazione delle stesse”. Lo riferiscono in un comunicato congiunto il presidente di Acoi, Pierluigi Marini e Rocco Bellantone, presidente del Collegio professori ordinari di Chirurgia.

“Sarà presentata – spiegano i chirurghi – una proposta concordata sulla revisione delle modalità del concorso nazionale di ammissione, con l’obiettivo di ridurre il numero delle scelte consentite che dovrebbero essere limitate ad una delle tre macro aree (medica, chirurgica e area dei servizi). Nell’ultimo anno del corso di laurea – proseguono Marini e Bellantone – dovrà essere, pertanto, prevista una frequenza obbligatoria presso Unità operative specialistiche del distretto formativo al termine della quale verrà espressa una valutazione attitudinale che, nei termini che verranno formulati, farà parte della valutazione finale dell’esame di ammissione alla Scuola di specializzazione”.

“Si riafferma inoltre che il medico in formazione specialistica non potrà in nessun modo sostituire personale strutturato, come peraltro previsto dalle normative vigenti; si procederà dunque ad una proposta di revisione delle norme che regolano lo stato giuridico dello specializzando, in particolare per quanto concerne la definizione e la gradazione dei livelli di autonomia. La Commissione – concludono i due coordinatori – procederà inoltre alla formulazione di una proposta di revisione della regolamentazione dei percorsi formativi post laurea”.

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