Il Cardinale Parolin a Salvini: “la chiesa aiuta tutti”

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Il segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare quanto detto dal ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, che ha invitato il Vaticano a “pagare le bollette degli italiani in difficolta’”, dopo che l’elemosiniere di Papa Francesco, il cardinale Konrad Krajweski, ha tolto i sigilli al contatore della luce di un palazzo occupato a Roma: “La Chiesa lo fa gia’: aiuta tutti”. E aggiunge: “Il senso di questo gesto e’ attirare l’attenzione di tutti su un problema reale’. Il vicepremier Di Maio, che sottolinea come un cardinale non sia un politico, dice che la legalita’ deve prevalere e tutti gli immobili occupati vanno sgomberati, anche quelli di Casapound.

“La Chiesa lo fa già, aiuta tutti. Io credo che non dobbiamo neppure fare categorie o gerarchizzazioni, chi si trova in necessità trova nella Chiesa una porta aperta, una mano tesa. Questi sono sospetti. Senza dimenticare che ci sono anche tanti italiani che vivono in situazioni di difficoltà e dobbiamo farcene carico, ma la Chiesa se ne fa già carico. Però siamo aperti a tutti quelli che soffrono, perché questo è il titolo per il quale la Chiesa aiuta le persone, cioè il fatto che sono persone e in difficoltà. La Chiesa deve comportarsi come buona samaritana nei confronti di tutti”. Queste le parole del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, a margine del convegno ‘1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente’, all’Università Cattolica di Milano, in riferimento alla polemica sul ripristino da parte dell’elemosiniere del Papa della corrente elettrica in uno stabile abusivo nel centro di Roma.
“Quello degli abusivi è un problema specifico. Non entriamo in questa tematica ma certamente tutti quelli che si trovano in difficoltà sanno che possono trovare un aiuto da parte della Chiesa”, ha aggiunto Parolin.

“Il pericolo e’ che si ripeta il passato e quindi che si ritorni a queste forme di nazionalismi che sono di contrapposizione. La formula e’ quella di una identita’ aperta all’alterita’, perche’ abbiamo tutti bisogno della nostra identita’, che sia non di contrapposizione ma di apertura”, ha anche sottolineato il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto cosa pensa del fatto che in Europa e nel mondo crescono i movimenti nazionalisti. “Il magistero della Chiesa ha gia’ messo in luce i pericoli del nazionalismo, ed e’ stato proprio a partire dalle esperienze concrete di questi nazionalismi, che hanno portato tante lacerazioni e tanti conflitti – ha detto a margine di un convegno all’Universita’ Cattolica di Milano dal titolo, ‘1919-2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente’, per celebrare i dieci anni dalla fondazione dell’Istituto Confucio -. Credo che dobbiamo trovare questo, ma purtroppo spirano altri venti attualmente”.

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