Fisco. La lega ripropone il ‘condono’ al 20%

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Si torna a parlare del condono sulle tasse al 20% per i contribuenti e i titolari di reddito di impresa. Nella manovra dello scorso anno, dopo settimane di polemiche, la ‘dichiarazione integrativa speciale’ era stata ritirata dal pacchetto della pace fiscale. Ora, la Lega ripropone la questione: la sanatoria per correggere e integrare le denunce dei redditi gia’ presentate. La proposta e’ arrivata sul tavolo del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nell’incontro al Mef con la delegazione economica del Carroccio guidata da Matteo Salvini.

L’integrazione e’ ammessa nel limite di 100 mila euro (potrebbe essere elevato a 200 mila) di imponibile annuo e comunque non oltre il 30% di quanto gia’ dichiarato. E vale ai fini delle imposte sui redditi e relative addizionali, delle imposte sostitutive, delle ritenute, dei contributi previdenziali, dell’Irap e dell’Iva. Ilcondono prevede una regolarizzazione mediante dichiarazione integrativa, appunto, e il versamento di una imposta sostitutiva al 20 per cento sul maggior imponibile integrato, per ciascun anno d’imposta, senza sanzioni ne’ interessi o altri oneri accessori. La proposta esclude l’emersione delle attivita’ finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dall’Italia e i redditi prodotti in forma associata, ma su questo, spiega una fonte alla Dire, “ci si puo’ ragionare”. Questo il piatto forte della pace fiscale bis che la Lega ha portato al ministro Tria. Nel menu anche la proroga della rottamazione delle cartelle e del saldo e stralcio che il Carroccio ha gia’ presentato come emendamento al decreto fiscale alla Camera. Sul tavolo e’ arrivata anche una portata ulteriore. Allargare propio il saldo e stralcio alle societa’ in grave e comprovata difficolta’ economica mantenendo le tre aliquote al 15, 20 e 35%.

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