Delegazione dell’Uzbekistan in visita in Italia

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ROMA – “Negli ultimi anni nel nostro Paese sono state realizzate molteplici riforme che hanno contribuito a determinare cambiamenti nettamente positivi”. Così Otabek Akbarov, ambasciatore dell’Uzbekistan a Roma, si è espresso in apertura dell’incontro con i vertici e una rappresentanza di imprenditori dell’Unsic, l’Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori, presso la sede nazionale del sindacato a Roma. L’iniziativa è stata promossa a margine della visita in Italia di una delegazione della regione uzbeka di Syrdarya, con appuntamenti a Roma, Bologna, Ferrara e Pesaro.
“L’Uzbekistan è pienamente inserito negli scenari internazionali come terra di grandi opportunità, principalmente economiche e culturali – ha proseguito l’ambasciatore, che ha anticipato la visita del presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyayevche, il prossimo anno in Italia. “C’è grande interesse da parte delle aziende italiane per i nostri territori – ha evidenziato l’ambasciatore.
Il vicepresidente dell’Unsic, Salvatore Mamone, ha sottolineato le potenzialità economiche e culturali offerte dall’Uzbekistan, già parte dell’Urss, che con 27,4 milioni di abitanti è lo Stato più popoloso dell’Asia centrale.
L’economia dell’Uzbekistan è stata a lungo caratterizzata dalla produzione del cotone grezzo, di cui il Paese asiatico resta il secondo produttore mondiale dopo gli Usa. Negli ultimi anni i governi hanno investito nella diversificazione agricola (frutta, riso), nella modernizzazione zootecnica, in infrastrutture, calamitando investimenti esteri soprattutto nei settori tessile e automobilistico. L’esportazione di gas naturale, oro e cotone fornisce una quota significativa delle entrate in valuta estera.
Proprio sui dati economici del Paese si è soffermato il vicegovernatore della Syrdarya, Jakhongir Ibragimov, evidenziando i benefici delle riforme, parallele ai vantaggi fiscali e finanziari ai potenziali investitori. Non a caso il Paese nel 2018 ha registrato una crescita del Pil del 5,2 per cento. I conti pubblici sono in ordine, con un avanzo dello 0,4 per cento e un debito pubblico che rappresenta appena il 23,7 per cento del Pil.
Dario Barducci, vicepresidente della Camera di commercio Italia Uzbekistan, ha illustrato la storia della sua organizzazione, nata nel 2002 per creare un ponte di relazioni tra i due Paesi. Il dato più significativo fornito dal Barducci è il raddoppio del valore delle nostre esportazioni nel Paese asiatico, passate da 170 a 320 milioni di euro tra il 2017 e il 2018.
Il presidente della Camera di commercio della Syrdarya, Toshmatov Abrorjon Ergashaliyevich, ha elencato le opportunità riservate agli imprenditori che investono nel territorio, che vanno dall’esenzione delle tasse ai prestiti bancari.
L’avvocatessa Eugenia Podmareva s’è soffermata sull’importanza dei servizi legali globali, ricordando che nel Paese asiatico è possibile registrare una società in trenta minuti e usufruire di incentivi per investimenti che coprono dai tre ai sette anni a seconda del loro ammontare.
Vittorio Giorgi, console onorario dell’Uzbekistan per Campania e Molise, ha illustrato le bellezze storiche e architettoniche del Paese, informando i presenti degli accordi di collaborazione attivati attraverso il ministero del Turismo uzbeko per formare figure professionali nel settore. Infine Nairi Chirinian, tour operator, ha messo in risalto la straordinaria componente umana dello Stato asiatico, frutto di una storia importante che ha lasciato preziose testimonianze.
A chiusura dell’evento, dopo lo scambio di doni, è stato offerto un ricco buffet a base di prodotti italiani e asiatici. 

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