Lavoro, in crescita i posti fissi

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Istat, calano i posti a tempo determinato

Record di trasformazioni in posti di lavoro stabili e contratti a termine in calo nel primo trimestre dell’anno per la prima volta dal secondo trimestre del 2016, ovvero dopo undici trimestri in aumento. E’ il quadro che emerge dalle comunicazioni obbligatorie rielaborate nella Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione messa a punto da ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal. Un quadro che conferma la crescita dell’occupazione dipendente ed in particolare dei contratti a tempo indeterminato: +207 mila rispetto al quarto trimestre del 2018, che raddoppiano nel confronto annuo.

“Ecco i dati reali. Ecco come stiamo cambiando il Paese con il decreto dignita'”, commenta il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio, “un messaggio che dovrebbe arrivare alle malelingue, quelle che dicevano, tra le altre cose, che con questo decreto avremmo distrutto l’Italia. Forse abbiamo distrutto il loro giocattolo, quello dei precari e degli sfruttati!”. Nel complesso, nel primo trimestre del 2019, le attivazioni di contratti sono state 2 milioni 580 mila e le cessazioni 2 milioni 443 mila, che hanno determinato un saldo positivo di 138 mila posizioni di lavoro dipendente. Di queste, rispetto al trimestre precedente, le posizioni a tempo indeterminato risultano +207 mila, mentre quelle a tempo determinato subiscono una riduzione (-69 mila) e le trasformazioni in stabili (+223 mila) raggiungono il livello massimo della serie storica. Nel confronto annuo, la dinamica e’ la stessa: +376 mila le posizioni dipendenti, di cui +401 mila

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