Quest’ultima è un’iniziativa nota da tempo, dopo che a febbraio di quest’anno Mosca ha approvato delle leggi per dotare il Paese di un proprio Internet parallelo.
Gli hacker – che agiscono sotto lo pseudonimo di “0v1ru$” – hanno rivendicato l’attacco su Twitter il 13 luglio, pubblicando lo screenshot di una pagina del sito di SyTech da loro modificata, per mostrare la capacità di agire sui sistemi della società.
Successivamente i criminali informatici hanno condiviso le informazioni trafugate al collettivo hacker Digital Revolution, che le ha inviate ad alcune testate giornalistiche. Secondo la Bbc, si tratterebbe del più importante furto di informazioni mai subito dai servizi russi, anche se nessun segreto di stato è stato rivelato.