Il salotto è quello di Porta a Porta. Davanti al moderatore Vespa, Renzi e Salvini parlano 41 minuti a testa. Il padrone di casa è soddisfatto. I due rivali se le danno di santa ragione ma fino ad un certo punto. Le scintille non mancano ma tutto sommato il tempo scorre senza particolari intoppi. Salvini riconosce a Renzi di “essersi inventato in maniera geniale un governo sotto il fungo”. Renzi risponde: “Il colpo di sole del Papeete che ha preso il collega Salvini è evidente che lo fa rosicare ancora”. Poi ammette: “E’ stata una operazione di palazzo”. Il leader della Lega: “Lui è un rottamatore, crea partiti, disfa partiti e mette ministri”.
“Si vede che sei un genio incompreso o che gli italiani sono dei pazzi che votano me, io sono al 33%, tu sei al 4%”: Salvini lo ribadisce più di una volta a Renzi che, dal canto suo, vuole dimostrare che il suo governo le cose le ha fatte. Elenca dati e statistiche, mentre dall’altra parte il leader della Lega parla di una “sinistra a champagne e caviale che sceglie Montecarlo”, invece di Milano Marittima.
Il capitolo pensioni rimane una questione spinosa. La legge Fornero, dice Renzi, che è contrario a prorogare quota 100 “ha salvato i nostri conti”. Per l’avversario, invece, quota 100 è stata “una conquista epocale”. “Su quota cento continua a dire bugie”, replica Renzi. Poi si parla di migranti e di Russia. Ed è un botta e risposta tra i due. “I morti e dispersi nel Mediterraneo” quando ero al Viminale “sono più che dimezzati, quando c’era lei siamo arrivati a 5mila morti, 800 quando c’eravamo noi”. “Vi sistemate la coscienza, con il multirazziale, poi arriva Richard Gere”.
Renzi, sul caso Savoini. “Perché non lo querela?”, chiede più volte al leader del Carroccio. Che replica: “Datemi delle prove del reato”. “E i 49 milioni? Li ha usati per la Bestia?”, “Io non ero segretario della Lega, sono vicende di dieci anni fa e comunque stiamo pagando”. La sfida tra i due Mattei continua sui social. “Ho vinto 2-0”, twitta Salvini. E Renzi: “A me dicono che è finita come Fiorentina-Milan a San Siro…”.
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