La pubblica amministrazione italiana e’ la piu’ spendacciona d’Europa

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La denuncia della Cgia: nonostante la spending review per i consumi intermedi l’amministrazione ha speso il 5,5% del Pil, contro il 5% della Spagna, il 4,9% della Francia e il 4,8% della Germania. 

“Nonostante la tanto sbandierata spending review, l’ufficio studi della Cgia denuncia come la spesa per i consumi intermedi della Pubblica amministrazione continui a correre”. Lo si legge in una nota della Cgia, in cui si spiega che per la manutenzione ordinaria, gli acquisti di cancelleria, le spese energetiche e di esercizio dei mezzi di trasporto, i servizi di ricerca-sviluppo e di formazione del personale acquistati all’esterno, la quota annuale per l’acquisto dei macchinari, nel 2018 lo Stato centrale, le sue articolazioni periferiche, le Regioni e gli Enti locali hanno speso 100,2 miliardi di euro. “Malgrado il grande lavoro svolto dalla Consip per rendere più efficiente e trasparente l’utilizzo delle risorse pubbliche – dichiara il coordinatore dell’ufficio studi Paolo Zabeo -, il contenimento della spesa ha funzionato poco o, addirittura, non è stato conseguito. Al netto degli effetti di quota 100 e del reddito di cittadinanza, è chiaro a tutti che se le uscite di parte corrente torneranno ad aumentare, non sarà possibile ridurre in misura significativa il peso fiscale. Nel giro di qualche anno ci ritroveremo, nonostante le promesse che in questi ultimi anni molti politici ci hanno raccontato, con più tasse e una spesa pubblica incomprimibile”.

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