La fonte non è ufficiale, ma estremamente attendibile: parlo dell’Ansa, la più antica agenzia di stampa italiana, tornata di recente agli antichi spendori. Secondo l’Ansa, dicevo, anzi scrivevo, la Camera Usa avrebbe inferto un doppio schiaffo ad Ankara. Tanto, per di più, a sole due settimane dalla visita di Erdogan alla Casa Bianca. Quasi all’unanimità, riferiscono i Colleghi dell’agenzia, sia i democratici che i repubblicani hanno approvato la risoluzione che riconosce “il genocidio armeno”, una strage di oltre un milione e mezzo di persone, perpetrata a danno della popolazione armena tra il 1915 ed il 1916, e contestualmente la richiesta a Trump di imporre sanzioni e restrizioni alla Turchia per l’offensiva in Siria settentrionale.
La diplomazia di Ankara ha categoricamente rifiutato di accettare sia la condanna “storica”, che quella attuale, diffidando Trump dal dare seguito alle indicazioni della Camera che metterebbero a rischio l’alleanza nella Nato tra i due paesi.
Trump dovrà però tener conto che la risoluzione sul genocidio degli armeni è stata approvata con 405 voti su 435 con soli 11 contrari. Dovrebbe tenerne conto anche Erdogan, sempre che l’attuale diplomazia Usa riesca a farglielo notare. I leader poco democratici, per usare un cortese eufemismo, e Trump è fra questi senza dubbio, non brillano per qualità dei collaboratori, gli yes man raramente sono pure capaci. Ne risente poi la capacità di dialogo del Paese, soprattutto quella internazionale.
Trump dovrà, comunque, reagire in qualche modo: sarà molto interessante vedere come. Non mi azzardo a formulare previsioni. Non sempre le sue reazioni sono razionali, quindi……… attendiamo insieme, cari lettori, e ne vedremo di belle. A presto, penso.
Gianvito Pugliese – capo redattore centrale gianvitopugliese@gmail.com; pugliese@barisera.it