La Fresque (dal racconto cinese “La pittura sul muro”)
Giovedì 21 novembre alle 20.30 al Petruzzelli è in programma La Fresque (dal racconto cinese “La pittura sul muro”) della compagnia di fama mondiale Ballet Preljocaj.
Le coreografie dello spettacolo sono di Angelin Preljocaj, le musiche di Nicolas Godin, i costumi di Azzedine Alaïa, le scene di Constance Guisset ed il disegno luci di Eric Soyer.
Dopo L’Anoure del 1995, Biancaneve del 2008, Siddharta del 2010, Angelin Preljocaj continua ad indagare l’universo dei racconti scegliendo per le sue creazioni una pista ancora inesplorata: i racconti tradizionali dell’Asia noti per la ricchezza e la forza poetica.
Questa creazione immerge il lettore nel mondo fantastico di un’antica fiaba cinese e rivela il potere «soprannaturale» dell’arte pittorica.
La nozione di illusione e di trascendenza sono qui onnipresenti, Angelin Preljocaj si immerge in questo universo insolito. Senza raccontare la storia letteralmente, il racconto è la fonte di un adattamento più contemporaneo.
Angelin Preljocaj con la forza del suo immaginario trasporterà la fiaba in uno spazio al crocevia delle culture, pur mantenendone la trama e le evocazioni simboliche.
Lo spettacolo rientra nella Stagione d’Opera e Balletto 2019 della Fondazione Teatro Petruzzelli e sarà in replica venerdì 22 novembre alle 20.30, sabato 23 e domenica 24 novembre alle 18.00. Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.vivaticket.it
Informazioni: 080.975.28.10.
LA FRESQUE
Esiste un passaggio segreto che permette di cogliere l’essenza di un’immagine che ci affascina? Francesco I ha forse cercato ad Amboise la strada che lo avrebbe condotto alla Monna Lisa? Acquistando una tela del XVI secolo, il Principe del Liechtenstein ha forse creduto che osservandola assiduamente la sua immaginazione avrebbe potuto teletrasportare il suo corpo alla Venere di Cranach? La Fresque, creazione ispirata ad un’antico racconto cinese, ci parla di un viaggio in un’altra dimensione dove l’immagine diventa luogo di trascendenza e la persona fisica entra in relazione con l’immagine. La questione dell’immagine è al centro di questa ricerca che ci riporta al mito della caverna di Platone e alle sue ombre che mettono in dubbio la nostra esistenza. Il balletto esplora le relazioni misteriose esistenti tra la rappresentazione e la realtà, mettendo in evidenza, tramite la danza, i legami che si instaurano tra immagine fissa e movimento, tra istantaneità e durata, tra vivo e inerte. Dietro questa metafora racchiusa nel racconto si delinea la questione della rappresentazione e del posto che l’arte occupa nella nostra società.
Angelin Preljocaj
Angelin Preljocaj, coreografo
Nato in Francia nel 1957, Angelin Preljocaj ha iniziato a studiare danza classica prima di rivolgere la propria attenzione alla danza contemporanea con Karin Waehner. Nel 1980 si è trasferito a New York per lavorare con Zena Rommett e Merce Cunningham; poi, ha continuato i suoi studi in Francia con la coreografa americana Viola Farber e con Quentin Rouillier. Successivamente, ha lavorato con Dominique Bagouet fino alla creazione della sua Compagnia nel dicembre 1984. Da allora ha creato 50 coreografie. Angelin Preljocaj ha lavorato spesso con altri artisti, quali Enki Bilal (Romeo e Giulietta, 1990), Goran Vejvoda (Paysage après la bataille, 1997), Air (Near Life Experience, 2003), Granular Synthesis (N, 2004), Fabrice Hyber (Les 4 saisons…, 2005), Karlheinz Stockhausen (Eldorado – Sonntags Abschied, 2007), Jean Paul Gaultier (Biancaneve, 2008), Constance Guisset (Le funambule, 2009), Claude Lévêque (Siddharta, 2010), Laurent Garnier e Subodh Gupta (Suivront mille ans de calme, 2010), Azzedine Alaïa e Natacha Atlas (Les Nuits, 2013)… Le sue creazioni sono entrare nel repertorio di prestigiose compagnie, dalle quali riceve delle commissioni, è il caso del Ballet de l’Opéra National de Paris, del Teatro alla Scala di Milano e del New York City Ballet. Ha realizzato dei cortometraggi (Le poster, Idées Noires nel 1991) e numerosi film, tra i quali Un Trait d’Union e Annonciation (1992 e 2003) per i quali ha ricevuto il Grand Prix du Film d’Art nel 2003, il Primo “prix Vidéo-danse” nel 1992 e il premio da parte del Festival del Video di Praga nel 1993. Nel 2009 realizza il film Biancaneve, nel 2011 firma L’Envol per una pubblicità di Air France, che riprende un momento della coreografia Le Parc. Nel 2016 ha curato la coreografia di un altro spot pubblicitario, per il profumo “Galop” di Hermès. Nello stesso anno ha presentato il suo primo lungometraggio Polina, danser sa vie, un adattamento dei fumetti di Bastien Vivès, realizzato con Valérie Müller. Ha anche collaborato a diverse produzioni cinematografiche mettendo in scena le proprie coreografie: Les Raboteurs con Cyril Collard dall’opera di Gustave Caillebotte nel 1988, Pavillon Noir con Pierre Coulibeuf nel 2006, Eldorado/Preljocaj con Olivier Assayas nel 2007. Diverse opere sono state scritte sulla sua attività artistica, tra queste: Angelin Preljocaj (2003), Pavillon Noir (2006), Angelin Preljocaj, Topologie de l’invisible (2008) e Angelin Preljocaj, de la création à la mémoire de la danse nel 2011. Nel corso della sua carriera Angelin Preljocaj ha ricevuto diversi premi, tra i quali il “Grand Prix National de la Danse” conferito dal Ministero della Cultura francese nel 1992, il “Benois de la Danza” per Le Parc nel 1995, il “Bessie Award” per Annonciation nel 1997, il “Victoires de la Musique” per Romeo e Giulietta nel 1997, il “Globe de Cristal” per Biancaneve nel 2009. È Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere, Cavaliere della Legion d’Onore ed è stato nominato Ufficiale dell’Ordine Nazionale del Merito nel maggio 2006. Nel 2014 ha ricevuto il premio “Prix Samuel H. Scripps” da parte dell’American Dance Festival che premia tutta la sua opera. Attualmente la compagnia è composta da 24 ballerini, il Ballet Preljocaj si è stabilito da ottobre 2006 al Pavillon Noir di Aix-en-Provence, un luogo interamente dedicato alla danza di cui Angelin Preljocaj è il direttore artistico.