Entro la prossima primavera sarà bandito il Referendum Costituzionale per l’eventuale varo di un Parlamento “ridotto” nei numeri dei Deputati e Senatori. La notizia, ora ufficiale, ha destato anche le perplessità di nostri Lettori “altrove”. In caso d’approvazione, si andrebbe a modificare, sostanzialmente, il nostro Potere Legislativo riducendo il numero dei parlamentari e, indirettamente, il ruolo dei partiti sotto il profilo delle alleanze e correlata formazione del Potere Esecutivo. Come già scritto, il Referendum, in ogni caso, sarà “confermativo”. Perché, nel caso specifico, non è prevista l’incognita del “quorum”.
Disertare l’appuntamento o votare scheda “bianca” non andrebbe a influenzare i risultati referendari. Avrà la “vittoria” il numero maggiore dei “Sì” o dei “No”. Insomma, questo Referendum sarà una”conta” aritmetica che non diminuisce certe nostre perplessità.
La data referendaria dovrebbe essere scelta entro la prossima primavera. Già da subito, restiamo disponibili a uno scambio d’opinioni sul futuro legislativo della nostra Repubblica. Con una premessa, che abbiamo fatto nostra da sempre: non ci sforzeremo di giustificare gli eventuali vantaggi politici di un Parlamento ridotto nei suoi elementi.
Giorgio Brignola