Sardine, Dacia Maraini le elogia ma indigna Comunità ebraica

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Sardine, Dacia Maraini le elogia ma indigna Comunità ebraica

Dacia Maraini (Foto Fotogramma)

La scrittrice Dacia Maraini in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera per sostenere l’idealismo delle Sardine cita Gesù e il cristianesimo, ma nel descrivere il Vecchio Testamento e la religione ebraica dei Padri suscita lo sdegno della Comunità ebraica: “Un giovane uomo -scrive Maraini- che ha riformato la severa e vendicativa religione dei padri, introducendo per la prima volta nella cultura monoteista il concetto del perdono, del rispetto per le donne, il rifiuto della schiavitù e della guerra. (…) i principi del vecchio Testamento, il suo concetto di giustizia come vendetta (occhio per occhio, dente per dente), la sua profonda misoginia, l’intolleranza e la passione per la guerra”.

“Capisco che in questi giorni festivi si esaltino i buoni sentimenti e la non violenza -sostiene Riccardo di Segni, rabbino Capo di Roma, nella sua pagina di Facebook, come riporta Shalom.it, il magazine della comunità ebraica di Roma- Capisco che si cerchi di sottolineare che il nuovo movimento politico che riempie le piazze porti una ventata di freschezza. Quello che mi riesce più difficile da capire è che si debba per forza trovare nelle complesse anime di questo movimento un afflato religioso natalizio. E ancora di meno capisco che si debba trovare in tutto questo una opposizione religiosa. Da una parte il vecchio testamento violento e misogino, dall’altra la rivoluzione cristiana pacifica e le sardine”.

“Perché se è innegabile la presenza di violenza e di un atteggiamento maschilista nelle antiche pagine della Bibbia, è anche vero che le stesse pagine parlano di pace, perdòno e amore, esaltando ruoli femminili. E che tutto questo si trascina e cresce nella tradizione successiva. E che la rivoluzione cristiana è tutt’altra cosa. Oggi un cristiano informato sa evitare le banalità e le menzogne di questa antica opposizione (che ha un nome preciso: marcionismo), che è rimasta però in mente e in bocca ai laici più o meno credenti ma quasi sempre ignoranti”.

“Bisogna diffidare di chi predica una bontà stucchevole condita di false informazioni. È normale che un nuovo movimento politico cerchi di ispirarsi agli insegnamenti antichi, ma dovrebbe essere cauto nelle semplificazioni. Dopo il Gesù socialista, rivoluzionario più o meno armato, femminista ecc., oggi abbiamo anche, grazie a Dacia Maraini, il Gesù sardina. A me pare quasi una bestemmia, ma fate voi”.

Ecco come si alimenta il pregiudizio antiebraico. Se questa è la strada, qualcuno arriverà a parlare anche di rinchiudere di nuovo gli ebrei nei Ghetti”, scrive su twitter la presidente della comunità Ebraica romana, Ruth Dureghello. 

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