Salute: Riccardi, assemblea sindaci avvia Azienda Friuli centrale

Ambiente, Natura & Salute

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UDINE –  Alla presenza del vicegovernatore della Regione

con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, si è riunita per la
prima volta a Udine l’Assemblea dei sindaci della neocostituita
Azienda sanitaria Friuli centrale, che raggruppa 133 Comuni e
interessa un bacino di oltre 500 mila abitanti.

Foto ARC

L’assise, presieduta dal sindaco di Udine Pietro Fontanini e
svoltasi nella sala polifunzionale del Presidio ospedaliero
universitario ‘Santa Maria della Misericordia’, è stata
l’occasione per la presentazione del direttore generale
dell’Azienda, Massimo Braganti, e per consentire al Vicegovernatore di ribadire i contenuti del percorso di riformadel sistema sanitario e socio-assistenziale del Friuli Venezia
Giulia.

Riforma, che oggi ha segnato un’altra tappa importante con
l’esordio dell’Azienda Friuli centrale, caratterizzata dal
maggior bacino di utenti ed estesa su un territorio di oltre 5
mila km quadrati, dal Tarvisiano a Lignano Sabbiadoro.

Riccardi ha avuto modo di ribadire la centralità del sistema
della salute nel Friuli Venezia Giulia.

Un avvio, quello dell’attività delle tre aziende sanitarie nelle
quali è ora suddiviso il territorio regionale, che avviene in
ritardo, come ha ricordato il vicegovernatore, ed è ora compito
della Regione, assieme agli amministratori locali, recuperare il
tempo perduto per poter offrire a tutti i cittadini la migliore
assistenza.

Questa riforma, ha ricordato Riccardi, arriva ben 25 anni dopo la
riforma Fasola, che con lungimiranza aveva posto le condizioni
per una revisione del sistema di legge, ed è ora compito della
Regione garantire alla salute pubblica di essere all’altezza
delle attese e delle esigenze dei cittadini.

Una sfida che l’Amministrazione regionale è pronta a cogliere e a
guidare, attraverso scelte importanti che vanno condivise con
tutti, anche con i sindaci e gli amministratori che oggi hanno
preso parte numerosi alla prima assemblea dell’azienda, nel corso
della quale è stato nominato il direttore generale dei Servizi
socio-sanitari dell’azienda stessa, nella persona di Denis
Caporale.

Il vicegovernatore ha rivolto a Caporale l’augurio di un proficuo
lavoro nell’adempimento del nuovo incarico, ricordando che ora ai
vertici della salute regionale ci sono tecnici del nostro
territorio, i quali ben conoscono problematiche e dinamiche delle
realtà locali, così come le conosce il direttore generale
Braganti, e con cui il sistema degli enti locali dovrà
collaborare e interagire per rendere ancor più efficace la
riforma e con essa la salute pubblica.

Riccardi ha ricordato che le scelte finora adottate
dall’Amministrazione seguono gli orientamenti e le esigenze dei
cittadini, nella consapevolezza che le strutture ospedaliere, da
sole, non sono più in grado di rispondere alla richiesta di
salute della comunità regionale.

Una richiesta, rispetto alla quale i Presidi esistenti dovranno
saper dare risposte specialistiche e mirate, anche avvalendosi,
come avviene nell’Azienda Friuli centrale, della collaborazione
dell’Università, con l’obiettivo di garantire al sistema della
salute del Friuli Venezia Giulia di stare sempre al passo con le
nuove scoperte e con le nuove frontiere che la medicina moderna
apre, di giorno in giorno.

Il vicegovernatore ha infine ricordato che la Giunta regionale ha
assegnato maggiori risorse al settore sociosanitario e i Comuni
hanno saputo assicurare una risposta di qualità a tale scelta.

Ma per rendere davvero efficace la riforma, ha concluso Riccardi,
occorre che, assieme alla Regione, i Comuni, il sistema
professionale e quello sindacale interpretino positivamente la
sfida verso un sistema della salute che possa consentire di
mantenere il Friuli Venezia Giulia tra le realtà di eccellenza.

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