Coronavirus a Seregno

Attualità & Cronaca

Di

Il Sindaco di Seregno, Alberto Rossi, comunica dalla Sua pagina fb che i 
 
“aumentano i contaggiornamento in Citta”
 
Ollennai Redazione Lombardia  

AGGIORNAMENTO 22 MARZO/ORE 23.30

1) I NUMERI NELLA NOSTRA CITTÀ
Sono aumentati, e di parecchio. Oggi contiamo 45 persone positive e 62 in sorveglianza attiva. È un bel salto in avanti, ma sono numeri che in parte non mi sorprendono (come dicevo un po’ anche ieri), e provo a spiegare perché. In tre giorni in Brianza siamo passati da 495 a 1.108 positivi ufficiali, in Lombardia siamo a 27.206: con numeri così da gestire purtroppo ci sta non avere aggiornamenti perfettamente puntuali giorno per giorno, e non era credibile avere a Seregno lo stesso numero di persone positive con numeri più che raddoppiati in Brianza. Per cui da 24 a 45 è un grande balzo, ma in realtà eravamo a 24 da giovedì, quindi è come dire 7 al giorno. Ovviamente non è che questo rincuori troppo, ma volevo spiegarlo per evitare che si pensi spaventandosi eccessivamente a una sorta di “impennata” improvvisa tutta in un colpo. Anzi, tenete conto (magrissima soddisfazione, lo so) che le proporzione tra abitanti e persone positive nella nostra Provincia vede il numero dei contagiati a Seregno sotto la media.

2) SURFARE TRA SETTE PROVVEDIMENTI NORMATIVI DIVERSI
Il DPCM firmato all’ora di cena, l’Ordinanza dei Ministeri della Salute e dell’Interno del pomeriggio, l’Ordinanza di ieri della Regione e la seconda di questa sera, i riferimenti nel DPCM di oggi a quello dell’11 marzo, al Decreto legge di qualche giorno fa e all’Ordinanza del Ministero della Salute di venerdì… per usare un eufemismo, districarsi non è affatto facile, neanche per i Sindaci. Tanti dettagli ancora da chiarire negli incastri, e tra le tantissime domande che mi avete fatto devo rispondervi anche con dei “non lo so”. Soprattutto l’Ordinanza regionale di ieri e il Dpcm non sono allineati su alcuni punti. Vale il criterio cronologico e della fonte normativa (e dunque, il Dpcm, da un punto di vista giuridico e istituzionale) o quello – che immagino sarà attuato, ma con il beneficio del dubbio – della prudenza e dunque quello maggiormente restrittivo (e dunque rispetto al tema servizi professionali, l’Ordinanza regionale)? Le Faq (precisazioni) di domani faranno chiarezza. Provo qui sotto a specificare comunque alcuni temi.

3) ALIMENTARI, FARMACIE E SUPERMERCATI RIMANGONO APERTI (MA I MERCATI…)
Non servono assalti ai supermercati, tutti i beni di prima necessità continueranno ad essere forniti; i mercati invece dovranno chiudere.

4) IMPRESE, STUDI PROFESSIONALI ED ESERCIZI
a) aperti tutti i servizi essenziali e di pubblica utilità (tranne musei, biblioteche e spazi culturali), comprese banche, poste, Inps;
b) chiudono tutte le imprese, gli studi e gli esercizi che non appartengono alle filiere della tabella nei commenti (sugli studi professionali, tenete conto che l’Ordinanza regionale è più restrittiva del Dpcm: aperti solo quelli con scadenze, tipo commercialisti, o legati all’emergenza in corso; rimane l’aspetto dell’interpretazione);
c) sono però consentite attività che sono funzionali a mantenere la continuità delle filiere che restano aperte – purché comunichino al Prefetto della Provincia in cui si trova l’attività produttiva quali sono le imprese e le amministrazioni che beneficiano dei prodotti e dei sevizi; inviata la comunicazione, fino a indicazione contraria del Prefetto, quell’attività può essere esercitata;
d) le attività degli impianti a ciclo continuo possono continuare a svolgere la loro attività se dall’interruzione deriva un pregiudizio all’impianto stesso oppure un pericolo di incidenti –  anche per queste attività va fatta comunicazione alla Prefettura, e, fatta questa, è possibile continuare a svolgere l’attività fino a indicazione contraria
e) i servizi essenziali e di pubblica utilità sono esentati dal fare la comunicazione al Prefetto;
f) è consentito a tutte le attività completare le attività necessarie alla sospensione del lavoro, consegna della merce in giacenza compresa fino al 25 marzo;
g) per tutti gli altri rimane la possibilità di continuare con modalità di smart working;
h) pizzerie, ristoranti ecc., rimangono chiusi, permesso solo servizio a domicilio.

5) SPOSTAMENTI
È vietato spostarsi dal territorio comunale in cui ci si trova ora, tranne per comprovate esigenze lavorative, esigenze di salute e di assoluta urgenza comprovata (tra cui rimangono: i figli dei genitori separati; l’assistenza a genitori anziani; i figli dai nonni se si lavora ancora e non ci sono alternative; badanti e assistenza anziani).

6) ALTRI TEMI DALL’ORDINANZA REGIONALE
a) vietati gli assembramenti di più di due persone, anche su un marciapiede: si rischia una multa di 5.000 euro;
b) vietata attività fisica all’aperto se non nelle immediate vicinanze di casa (il criterio dei 200 metri circa che già dicevamo venerdì sera);
c) la passeggiata col cane è possibile sempre con lo stesso criterio, tendenzialmente entro i 200 metri da casa;
d) nei tabaccai sono spente le slot machines (ammesso che ce ne fossero di ancora accese);
e) chiusi i distributori automatici di cibo e viveri H 24;
f) chiusi tutti i cantieri eccetto quelli funzionali a pubblica utilità;
g) raccomandazione di andare dal tabaccaio o in farmacia/parafarmacia in uno per famiglia. Si raccomanda ai gestori di rilevare la temperatura corporea agli ingressi e ai dipendenti presso supermercati, farmacie, luoghi di lavoro (se aperti) e in caso di controlli delle Forze dell’Ordine;
h) sospensione attività lavorativa per operatori sanitari con febbre oltre 37,5°.

7) BUONANOTTE E BUONA SETTIMANA
Il tentare di districarsi su tutti questi temi mi ha abbastanza esaurito, confesso. E ogni volta che mi arriva il file con i dati dei positivi del giorno, l’attesa dell’apertura di quell’excel è una stretta al cuore, nella speranza – oggi più che delusa –  di non vedere quell’elenco allungarsi. Ma nello stesso tempo nel weekend mi ha rinfrancato, pur nella condivisione di fatiche e sofferenze, ogni telefonata o contatto con le persone positive o in isolamento, perché colpite da quel breve momento di condivisione e conforto. E questo mi convince di una cosa: se da questo periodo – difficile come mai – di quarantena forzata ne usciremo con una maggiore attenzione e cura per le nostre relazioni con gli altri, a partire da chi ci sta accanto, da questa enorme fatica ne usciremo anche con qualcosa di buono e prezioso. Forza e buonanotte, un abbraccio

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