Economia & Finanza

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ALTRI sono affascinati dall’idea di stampare moneta e distribuirla generosamente a pioggia. Idea portentosa apparentemente in grado di eliminare la condizione di bisogno in cui vivono miliardi di persone. Peraltro la moneta finta (distribuita con il QE) ha salvato le banche e gli stati… per quale cavolo di ragione non si devono beneficiare anche i cittadini?

di Canio Trione – Economista 

Impariamo dai fatti concreti. Quando la moneta nuova ha permesso a banche grandissime di sopravvivere e anche a interi stati sovrani come il nostro a finanziarsi a costi decrescenti, non solo non si sono risolti i problemi ma li si è aumentati: infatti oggi le quotazioni dei titoli di quelle banche e di quei stati sono fortemente gonfiate producendo una bolla di valore che prima o poi scoppierà con danni incalcolabili. Né può andare in altro modo perché i risparmiatori non accedono all’acquisto di azioni e obbligazioni altamente rischiose e poco redditizie. Cioè quei titoli oggi hanno un solo acquirente possibile a questi prezzi ed è la BCE. Inoltre questa falsificazione dei valori dei listini di borsa ha depresso il valore e la remunerazione del risparmio condannando a morte risparmiatori e banche commerciali. Si tratta di una distorsione del libero ed equilibrato andamento delle quotazioni che non mancherà di produrre immensi disastri.

L’insegnamento che ne ricaviamo è che quando poni in essere una operazione non liberale e dirigistica come la creazione di moneta a favore di qualcuno degli attori economici, prima o poi ne devi porre un’altra fino alla completa illiberalità dell’intero sistema.

Quindi le banche centrali non devono intervenire con danari freschi al salvataggio almeno delle categorie a rischio come le pmi e le classi più deboli? Prima di tutto le banche centrali devono dire chiaro e tondo che sui titoli in loro possesso non possono percepire interessi o rimborsi del capitale per il semplice fatto che non hanno fini di lucro e non possono prendere soldi veri avendo erogato soldi nuovi. Questo consente agli stati di emettere altri titoli (sempre nel rispetto dei criteri contabili prudenziali) per far fronte a nuove esigenze. Poi dovrebbero essere attente alla parziale ricapitalizzazione delle banche che decidano di prestare anche a categorie a rischio medio alto; infatti la erogazione di prestiti a consumatori e start up ha un valore enorme sul piano sociale ed economico (è infatti in grado di rilanciare i consumi dell’intera economia con grande beneficio per tutti i crediti erogati) e rilancia l’immagine delle banche e della banca centrale. L’intera economia verrebbe rilanciata “dal basso” cioè nel modo più sano, duraturo e sostenibile. Non solo, il finanziamento del patrimonio proprio di una banca commerciale permette allargamento della base monetaria effettivamente impiegata nell’economia per un multiplo di quanto immesso e avviene nel modo migliore e cioè vagliato dalla banca commerciale stessa che verifica il merito di credito e il settore dell’investimento che il cliente effettua; ancora meglio se si finanzia il credito al consumo. Come si vede non è una forma di helicopter money semplicemente perché ha un prezzo (che è l’interesse pagato commisurato al rischio assunto) e una scadenza … cose che permettono anche alla banca di lucrare un po’ di redditività…

Tutte queste sono cose “normali” nel senso che rientrano nel mestiere che normalmente gli attori svolgono; né si capisce perché la banca centrale e quelle nazionali cui è demandato il compito di curare la sostenibilità delle banche controllate non debbano intervenire nel capitale della banca in casi specialissimi, senza entrare nel CDA e per brevi periodi di tempo al solo scopo di rimettere in carreggiata la banca. Ancora meglio se tale operazione avviene a mezzo di appositi fondi di investimento costituiti al precipuo scopo di intervenire nelle banche in difficoltà utilizzando mezzi finanziari reperiti sul mercato professionale o retail…pagandolo con un tasso di rendimento positivo….e cioè…normale.

Come si vede la Banca centrale ha più modi per intervenire in modo poco invasivo e costoso e per essere effettivamente efficace…. Come mai non lo si fa, non lo si propone, non lo si immagina e, ancor meglio…non lo si è già fatto?

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