Un passo nella normalità Cronaca di una giornata stra-ordinaria

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Il paese pare tornato come prima… gli anziani seduti alle panchine in centro, il traffico disordinato nella piazza principale, anche qualche autoradio a palla che rallegra i dintorni dalle macchine lasciate in sosta in doppia fila (tanto…è per poco?)

Mascherine a parte, finalmente c’è anche un po’ di fila fuori ai negozi di calzature per il corso, le strade sono tornate a profumare di caffè davanti ai bar, a rumoreggiare di tazzine che si scontrano le une contro le altre.

Ha riaperto anche il fioraio sotto casa! Con cura, ha disposto tutte le sue piantine fuori dal negozio, colorando la strada di fiori, e subito un gran numero di gente si è fermata a guardare, a scegliere, a comprare, un via vai di nastri e carte colorate.

E si ritrova anche qualche contadino a vendere le sue verdure fresche a km 0 agli angoli delle vie.

 

Sei del pomeriggio.

Le campane dondolano nel vento la consueta melodia….in questi mesi di reclusione, era solo un segnale di presenza, un voler dire al popolo che “la Chiesa c’è: è chiusa, ma viva!” Oggi, invece, sembra tutto più festoso, chiamano a raccolta i fedeli, annunciando..È L’ORA!

Le luci rossastre del tramonto che fanno capolino tra le nuvole, si infrangono sul cornicione della casa della Vergine e la rendono più bella che mai, accarezzandone le forme, i decori, le sottili incavature esposte ad ovest.

Agghindate dopo la seduta dal parrucchiere, eccole, le pie donne di ogni giorno, a celebrazione conclusa, che passeggiano lentamente lungo il corso: le amiche di sempre, il viso soddisfatto (anche se parzialmente coperto dalla mascherina), gli occhi curiosi che guardano a questo e a quello, si scambiano opinioni sul futuro ancora incerto che ci attende, mentre un gruppo di bambini si saluta, da un lato all’altro della strada, rinnovandosi l’appuntamento per l’indomani…. Ora si può, anche per loro.

O forse no??? Bè vabbè, tanto non importa. La sindaca non li ha visti! Le hanno rubato alla chetichella, un pomeriggio di giochi?

Ed arriva anche il momento delle trattorie…le piantine fiorite sono state sistemate all’ingresso, i tavoli all’esterno già imbanditi per la cena e con le prime ombre dell’imbrunire, si accendono le lampade esterne, a creare l’atmosfera, tra la folta vegetazione che fa da paravento. Chissà se qualcuno ha già prenotato, quel che è certo è che ognuno par che dica “Io ci sono. Io sono ancora qua”!!!!

SÌ, amici, tutto ciò che prima passava inosservato perché solito, oggi mi appare una conquista, qualcosa di speciale…da preservare!

Anche la luna, stasera sembra magica, straordinaria e con il suo latteo bagliore fa nuove tutte le cose…un tocco di bianco sulla Cattedrale, uno di blu al cielo. Questa, Minervino oggi?

Scene di paese…

Marianna Giuliano

ph Dino Castrovilli

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