“‘Via col vento’ è razzista”, Hbo Max ritira il film più visto di sempre

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La decisione per i “pregiudizi etnici e razziali” del kolossal con Clark Gable e Vivien Leigh. Il caso Floyd scuote anche le programmazioni delle piattaforme all’insegna del ‘politically correct’

 
 
 

Accusato di essere razzista, il film da record “Via col vento” è stato ritirato dal catalogo della piattaforma di pellicole in streaming Hbo Max. Una decisione presa nel contesto delle proteste Usa e nel mondo per l’uccisione di George Floyd e contro il razzismo. “Via col vento è un prodotto del suo tempo e raffigura alcuni pregiudizi etnici e razziali purtroppo diffusi nella società americana. Queste rappresentazioni erano sbagliate allora e lo sono oggi” ha dichiarato un portavoce di Hbo Max al sito Variety. “Abbiamo ritenuto che mantenere questo titolo senza una spiegazione e una denuncia di quelle rappresentazioni  sarebbe irresponsabile” ha sottolineato la stessa fonte.

Ritirato dal catalogo per i “pregiudizi”

Con questa motivazione la piattaforma ha momentaneamente ritirato dal suo catalogo il film premiato da 8 Oscar e da incassi record nella storia del cinema, stimati in circa 3,44 miliardi di dollari. “Via col vento” sarà rimesso in linea nella sua versione integrale, accompagnato da una nota sul contesto per restituire l’opera alla sua epoca, in quanto “procedere diversamente significherebbe fare finta che questi pregiudizi non siamo mai esistiti” ha precisato il portavoce di Hbo Max. “Se vogliamo creare un futuro più giusto, equo e inclusivo, dobbiamo essere prima consapevoli e capire la nostra storia” ha insistito la direzione della neo piattaforma. 

Il film di Victor Fleming tratto dal romanzo di Margaret Mitchell è regolarmente accusato di revisionismo da parte di alcuni storici, che secondo alcuni media hanno influenzato la decisione della piattaforma del gruppo Warner Media, lanciata a fine maggio, concorrente dei giganti dello streaming, in primis Netflik. Il catalogo a disposizione è molto ricco in serie e film. Il lungometraggio fiume di 3 ore 58, uscito nel 1939, è considerato da molti universitari come uno strumento ambizioso ed efficace del revisionismo sudista, per mostrare in una veste accettabile il Sud prima della guerra di Secessione.

Lo schiavismo ‘edulcorato’

Al centro dell’ideologia della ‘Lost Cause’ la teoria che gli Stati del Sud hanno lottato per la propria indipendenza politica, minacciata dal Nord, e non per il mantenimento della schiavitù. Una linea che rappresenta una contro-verità storica e di cui “Via col vento” è intrisa, proponendo una visione molto edulcorata dello schiavismo, con i domestici trattati come impiegati ordinari e felici della propria sorte.

Il vento della lotta al razzismo e alle violenze della polizia, con lo slogan planetario ‘Black Lives Matter’, ha spazzato via sul suo passaggio anche il reality show “Cops” di Paramount Network, andato in onda per 31 anni. La serie Tv elogiava la polizia mostrando inseguimenti dei veri agenti mentre erano al lavoro, impegnanti a garantire la sicurezza delle città americane, arrestando sospettati e criminali, facendo spesso leva su riferimenti razziali e discriminatori. La 33ma stagione doveva esordire su Paramount Network il 15 giugno. “Cops non tornerà e non abbiamo nessun piano attuale e futuro per un suo ritorno”, ha affermato un portavoce di Paramount Network.

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