Don Mauro Leonardi getta la spugna

Arte, Cultura & Società

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«Che cosa ci fa Pierri sul blog “Come Gesù”? “Sinora non gliel’ho detto, ma persino Antonio Socci si è chiesto cosa ci faccia lei su un blog cattolico”, sono le parole che mi rivolge un signore sul blog “Come Gesù”, del prete e scrittore Mauro Leonardi. Blog “aperto a tutti” (Mauro Leonardi), nel cui Regolamento si legge: «Per quanto riguarda gli argomenti religiosi, è necessario tener presente che questo si sforza di non essere un blog Catholically Correct. “I problemi non si risolvono facendo finta che non esistano ma affrontandoli attraverso un confronto schietto” (Papa Francesco, Angelus 18.5.2014) ».

Il religioso signore ha poi aggiunto, rivolgendosi a don Mauro: “Socci mi ha chiesto perché lei permetta a Renato Pierri di scrivere sul suo blog”.
La risposta è semplice: per le ragioni esposte nel Regolamento, e perché don Mauro non ha paura delle mie parole. I miei discorsi non fanno vacillare le certezze di don Mauro, fanno vacillare le certezze di tutti coloro che vogliono chiudermi la bocca».
Questo scrivevo i primi di gennaio di quest’anno. E mi sbagliavo. A chiudermi la bocca, oggi, è proprio don Mauro Leonardi, il titolare del blog, del “bel castello” dalle ampie porte aperte a tutti. Dispiaciuto, molto dispiaciuto, il sacerdote mi ha comunicato che non potrà più ospitare i miei scritti, giacché “troppa gente gli fa la guerra”. E lui, stanco evidentemente di combattere, si arrende e cambia le regole: porte chiuse per tutti. Ne resterà aperta una piccola riservata al padrone. Per liberarsi di Renato Pierri, don Mauro si libererà di tutti. Chi ha padroni, non è padrone di nulla, neanche del proprio blog.
Bisogna però riconoscere a don Mauro il merito d’aver resistito agli “attacchi” per ben sette anni. Correva l’anno 2013 quando, dopo avere letto il mio articolo “I terribili doni del signore a Chiara Corbella in odore di santità”, m’invitò a scrivere sul suo blog. Oggi il pezzo che ha fatto traboccare il vaso è stato: “L’aborto e il linguaggio improprio di un medico”.
E va bene, dai, poco male. Pensate alla brutta fine che avrei fatto se fossi nato secoli addietro, arrostito in una piazza, con in bocca la mordacchia.

Renato Pierri

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