Regola del tre per il Bari. Anche nella Tuscia vince con tre gol stavolta senza subirne

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Rivitalizzati dal successo di Cava de’ Tirreni, il Bari oggi in piena Etruria, forse stanco dalla sei gare in diciotto giorni, doveva dare continuità di risultati e, possibilmente, tentare un primo distaccamento dalle altre contendenti nonostante l’Avellino che dovrà recuperare due gare. Il materiale a disposizione c’era (e c’è), l’avversario non era di quelli da doversi strapparsi i capelli anche se mai sia sottovalutarli, ed il Bari ha vinto anche da queste parti trotterellando data la scarsezza degli avversari evitando, finalmente, le solite sofferenze fin qui intraviste. Del resto è risaputo che qualunque avversaria, anche se modesta, quando gioca col Bari vede rosso come i tori nelle corride e, dunque, si esaltano e si impegnano al 110%. E così sarà per tutto il campionato, è bene metterlo in chiaro, tanto per capirci perché questo torneo non sarà affatto una passeggiata soprattutto quando si incontreranno squadre come queste di oggi che hanno come obiettivo solo la salvezza. Una Viterbese arrabbiata che ha raccontato, in settimana, dei torti arbitrali subiti, ha dato solo marginalmente del filo da torcere ai biancorossi che, alla fine, han fatto prevalere il maggior tasso tecnico e la maggiore qualità.

Frattali in porta, Celiento, Sabbione e Di Cesare in difesa, D’Orazio e Ciofani sugli esterni, Maita e Bianco a centrocampo, Marras, Antenucci e D’Ursi in attacco. Questa la formattazione mandata in campo da Auteri.

Regola dei tre gol per il Bari, praticamente. Ancora una tripletta in trasferta, infatti, quella che ha dato la vittoria ai biancorossi, stavolta senza subire gol, segno che qualcosa sta cambiando lì dietro dopo i cinque gol subiti.

Primo tempo dicotomico. Grande Bari nel segnare tre gol, buona Viterbese che dopo l’uno a zero non ha mollato avendo il pallino del gioco ma, di fatto, non rendendosi mai pericolosa se non con Tounkara che da posizione defilata ha colpito il palo.

Ma veniamo alle azioni salienti. Pasticcia la Viterbese e subito al 5′ e Antenucci ne approfitta come un’arpia mettendo in rete il gol dell’1-0. Timida la reazione tuscia che prende le redini del gioco ma la difesa barese risponde. Il Bari è molto alto nel pressing e, così, viene messa in difficoltà la squadra avversaria. Ci prova Marras su assit perfetto di Antenucci ma il suo tiro va fuori di un soffio.

Gli etruschi locali laziali spingono, fanno la partita, ed il Bari, pericolosamente, tira i remi in barca soffrendo parecchio la pressione della viterbese che si alza di colpo ma che non riesce mai a creare pericoli a Frattali

Occasionissima per Marras su lancio di Frattali che da solo tenta un pallonetto, ma il portiere svetta con le mani fuori area ed il pallone va in corner, lasciando un retrogusto di ingiustizia al Bari che avrebbe potuto usufruire di una punizione dal limite dell’area col portiere locale che sarebbe stato espulso, ma siccome c’è sempre un giudice a Berlino, ed anche per una questione di karma, sugli sviluppi del corner, Di Cesare svetta alto di testa e segna il 2-0.

Il Bari sia pur marginalmente soffre la pressione avversaria ma una grande squadra, anche soffrendo, sa pungere e far male.

Infine una genialata di D’Ursi che, servito da Antenucci, segna un gran gol. 3-0 per il Bari che mette al sicuro il risultato, almeno apparentemente, perché con il Bari di questo inizio di torneo mai dire mai. L’ala sinistra, così, bissa il gol dello scorso anno qui a Viterbo quando pareggiò una gara che sembrava perduta all’ultimo secondo.

Secondo tempo. Dentro Candellone e Montalto al posto di Marras e di D’Ursi, e tatticamente cambia nulla. Ma l’impressione è quella che la Viterbese possa sbattere contro la muraglia barese senza risultare pericolosa, ed infatti fino alla fine sarà così nonostante i vari cambi. Anche Auteri ci mette del suo per rinforzare la diga a centrocampo ed in difesa facendo entrare Lollo, Minelli, Semenzato e Montalto. E a parte una occasione timida di Tounkara che tira su Frattali, non c’è mai partita. La Viterbese non punge quasi mai ed il Bari riesce a portare in cascina tre punti senza soffrire più di tanto.

Questo è il cambio di rotta tanto atteso anche se è presto per tirare le somme, questa è la squadra che può vincere il campionato non quella dello scorso anno che vivacchiava nel guado della gara tra un vantaggio ed un pareggio beffardo, questa è una squadra che gioca a viso aperto anche perché la qualità individuale fa e farà la differenza, del resto la Viterbese non ha giocato proprio male nonostante la sua quasi inconsistenza tecnica.

Piedi per terra, dunque, aspettiamo i risultati dell’Avellino, adesso una lunga sosta aspetta il Bari dal momento che domenica riposerà a causa della radiazione del Trapani, un lasso di tempo ragionevolmente sufficiente ed utile per mettere a posto le idee e per trovare le giuste intese e la coesione tra tutti quanti.

Una squadra che ha ancora ampi margini di miglioramento alla quale servirà ancora almeno un mese affinché gli ultimi arrivati possano arrivare allo stesso livello degli altri, ma in generale manca un mese perché tutti possano arrivare al top della forma fisica.

Il vero Bari potremo vederlo ad inizio novembre in attesa che incontri squadre con gli stessi obiettivi

Massimo Longo

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