Toti sul centrodestra: “Nuovo predellino o costituente”. Gelo tra gli alleati

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Il governatore ligure fa due ipotesi per rilanciare la coalizione in vista delle elezioni comunali del 2021 e chiede a Salvini una svolta per una coalizione “in cui tante anime possano star dentro”. Ma il Carroccio non raccoglie, né commenta

 
 

©  Cristiano Minichiello/Agf –  Giovanni Toti

AGI – Tredici anni dopo, un nuovo predellino per il centrodestra. Lo chiede l’ex azzurro, fondatore della formazione centrista ‘Cambiamo’, Giovanni Toti. Il governatore ligure, all’indomani della sua ri-elezione con il 56% dei voti alle regionali di fine settembre, era stato il primo, nella coalizione, a criticare la leadership del leghista Matteo Salvini, chiedendogli di smettere la maglia di partito e lanciare una costituente del centrodestra.

Due ipotesi per cambiare il centrodestra

Ora, dopo alcuni incontri insieme alla forzista Mara Carfagna, torna alla carica. “Le ipotesi per ridare un equilibrio al centrodestra sono due: o il partito più grande, cioè la Lega, si fa carico di un nuovo predellino come fece Berlusconi quando ebbe l’idea di costruire il Pdl, dove tante anime potevano stare dentro; oppure una costituente tra tutti quelli come me e Mara Carfagna che non siamo di struttura strettamente leghista e vogliamo ricostruire la gamba moderata del centrodestra“, afferma, in un’intervista a ‘Repubblica’.

A Salvini, in particolare, Toti rimprovera infatti di non aver saputo né voluto finora “capitalizzare il consenso elettorale che aveva ricevuto, per costruire una coalizione che superi quella del centrodestra modello seconda Repubblica” mentre ora “noi del centrodestra dobbiamo essere pronti er le elezioni comunali del 2021 che saranno un grande test“.

“Se la Lega ha politicamente e culturalmente la forza di superare se stessa e aprire i confini per accogliere tutti in una grande famiglia – ammonisce – bene. Altrimenti proveremo noi a costruire un centro indispensabile per tornare a governare il Paese”. Le richieste dell’ex forzista arrivano alla vigilia dell’anniversario dei 13 anni del cosiddetto ‘predellino’, ovvero dal coup de theatre di cui si rese protagonista Silvio Berlusconi.

Il silenzio della Lega

Allora all’opposizione del governo guidato da Romano Prodi, per superare le costanti critiche dell’alleato Gianfranco Fini, il 18 novembre 2007, il Cavaliere sali’ sul predellino della sua auto, accerchiato dai sostenitori in piazza San Babila a Milano, e annunciò la nascita del partito unico del centrodestra, cui diede il nome di ‘Popolo delle liberta”. Nessun commento da parte leghista. Fonti del partito di via Bellerio trovano la proposta di Toti poco comprensibile e non attuale, all’ordine del giorno.

Dalle parti di Forza Italia è ritenuto abbastanza prematuro il progetto di Toti, considerato che non ci sono elezioni alle porte, e Lega e FdI vengono viste ancora allineate su posizioni non moderate. Se poi, alla fine del percorso, si riuscirà a fare una federazione del centrodestra in FI non si aspetta altro ma bisogna prima chiarirsi su linea e strumenti, si sottolinea.

Toti non si rivolge a noi – premettono da FdI -, sa bene che due anni fa, ad Atreju, abbiamo aperto i confini di Fratelli d’Italia, ci siamo rimessi in discussione e abbiamo iniziato un percorso vincente e di crescita con tanti che non provenivano dalla storia della destra. Adesso vogliamo guardare al futuro senza ricercare alchimie e modalità passate come il Predellino, aggiungono. 

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