Il Bari impatta sbattendo sul muro del portiere calabrese. Mentre la Ternana allunga

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Al suo primo timido tentativo di infilare un filotto di vittorie consecutive indispensabili per tentare l’aggancio alla Ternana, il Bari cercava oggi la vittoria contro la Vibonese così da arrivare alla quarta consecutiva. Ma così non è stato anche se ai punti avrebbe strameritato la vittoria per le numerose occasioni avute per portarsi in vantaggio.

Il Bari non ha saputo sfruttare l’opportunità interna, mentre la Ternana, vincendo ad Avellino, comincia a prendere quelle distanze, forse, definitive per la vittoria diretta del torneo. Nove punti si possono recuperare, sì, anche se è arduo, ma se la Ternana non cede sarà molto dura attaccarla. Poi ci si mette pure la sfortuna per il Bari e si tiri la linea.

Ma questa volta non c’è nulla da rimproverare ai ragazzi di Auteri. Hanno fatto appieno il loro dovere, hanno procurato tante occasioni da rete, hanno giocato, hanno sviluppato gioco da ogni reparto, dal centro e dalle fasce ma non avevano fatto i conti col portiere calabrese, oggi davvero un baluardo inespugnabile.

Giornata amara, dunque, per il Bari, in una giornata che forse dà il momentaneo (ma forse definitivo) addio alla promozione diretta in un turno in cui avrebbe dovuto accorciare, ma così non è stato. Fa rabbia, ogni volta, fare paragoni con la Ternana ma d’altronde non se ne può fare a meno. Oggi gli umbri hanno vinto la loro undicesima gara consecutiva ad Avellino dimostrando solidità, continuità e spessore che lasciamo esigue speranze al Bari.

E a nulla è servito aumentare il ritmo, concedere praticamente zero nel secondo tempo, giocare bene. Alla fine ne è uscito un immeritato pareggio.

Peccato perché mai come oggi non c’era nulla da rimproverare al Bari: se giocasse sempre così di certo non avremmo nulla da ridire ai ragazzi di Auteri. Tanti i tiri in porta, molte le opportunità, un rigore sbagliato da Antenucci, ma soprattutto un super portiere avversario che ha difeso strenuamente la porta sfoderando una grande prestazione. La solita partita stregata che, puntualmente, si concretizza almeno una volta all’anno. Ed è capitata oggi.

L’unico appunto che si può fare, onestamente, è il mancato approccio alla gara nei primi venti minuti del primo tempo dove la Vibonese ha creato qualche grattacapo, ma poi c’è stato solo il Bari che è sicuramente piaciuto paradossalmente proprio in una gara dove la Ternana ha allungato. Il calcio è strano come la vita del resto.

Abbiamo assistito ad altre prestazioni negative dove non abbiamo lesinato critiche civili e costruttive, ma oggi con estrema onestà non possiamo muoverne alcuna al Bari che le ha tentate tutte per vincere. Il risultato è decisamente bugiardo anche se ci allontana dalla promozione diretta.

Capiamo la rabbia e al delusione dei tifosi, gli assenti hanno sempre ragione, ma oggi è stata una gara densa di avvenimenti eccezionali con un rigore parato e tante parate eccezionali.

Inutile dispensare ottimismo, forse inopportuno. Sappiamo che l’impresa assume caratteri di difficoltà enormi, rimontare una squadra che continua a vincere con regolarità e che non perde un colpo è oggettivamente difficile. Lo spettro della Reggina prende forma più nettamente, e trovare energie psicologiche è davvero dura, inutile nasconderlo. Domenica toccherà battere un Avellino mai domo senza De Risio, Sabbione e Montalto.

Non rimane che fare affidamento sul turno in cui riposeranno gli umbri, sulla gara di ritorno a Terni, sul mercato di gennaio e sul fatto che, insomma, un periodo negativo per la Ternana dovrà pure capitare. Ed il Bari dovrà necessariamente approfittarne.

Forse sarà inutile, ma la saggezza di Seneca potrebbe aiutare a non demordere: “Insisti nei tuoi iniziali propositi e forse giungerai alla vetta o, almeno, più su del punto raggiunti da qualunque altro”.

 

Massimo Longo

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