Quaterna del Bari all’Avellino, due punti rosicchiati alla Ternana

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L’imperativo era uno solo: reagire e cercare di andare avanti. Verbi non facili per il Bari che, complicatosi la vita contro la Vibonese, si è visto aumentare la distanza dalla Ternana vedendosi, così, costretto a rincorrere come nel suo dna.

Inoltre la sfida di questo pomeriggio al San Nicola – la seconda consecutiva – garantiva un minimo vantaggio alla squadra di Auteri in quanto l’Avellino si presentava in campo con una certa stanchezza per la gara infrasettimanale vinta contro il Monopoli e, dunque, teoricamente il Bari ne poteva trarre vantaggio. E, se vogliamo, così è stato, mentre per il presidente De Laurentiis esigeva un regalo natalizio composto dai tre punti i oggi ed i tre punti a Palermo mercoledì prossimo.

Assente mezza squadra, i sostituiti non li hanno fatto rimpiangere come capita il più delle volte ogni qualvolta in una squadra ci sono assenze importanti. Ciofani è il terzo difensore centrale, Semenzato al lato e Lollo (ottima gara la sua) a centrocampo con D’Ursi nel tridente d’attacco preferito ancora a Simeri. Queste le sostanziali novità di Auteri in formazione.

Nel primo tempo non c’è partita, ma non tragga in inganno il roboante parziale. Il Bari, come spesso capita, nei primi quindici minuti non cambia il copione: i biancorossi fanno fatica a carburare lasciando all’Avellino le azioni più pericolose. Gli irpini riescono a distendersi per almeno tre volte rendendosi pericolosi e andando vicino al gol. E quando il Bari sembra faccia fatica a contenere gli avversari e a ripartire, la difesa irpina si scopre in vena di strenne natalizie: al 14′ su un disimpegno errato della difesa irpina, Marras ha la meglio e fa gol. Ancora un errore della difesa dell’Avelino fa sì che Celiento ne approfitti per segnare il secondo gol dopo due minuti. E dopo, l’ennesimo errore, stavolta, del centrocampo avellinese (Miceli) sul quale ne approfitta Marras, oggi devastante, che di mestiere si allunga la palla, riesce a spostarla e il portiere lo atterra, inevitabile la concessione del rigore che Antenucci realizza. E’ il 3-0.

Il Bari non abbassa la guardia, alte sono l’attenzione e la concentrazione con l’Avellino che cerca una reazione ma è tutto vano. C’è il poker di Antenucci che si presenta solo davanti a Forte e sigla il quarto gol.

Secondo tempo. C’è subito la traversa di D’Ursi su un corner, sfortunato nell’occasione. Peccato, avrebbe meritato anche lui il gol anche per la sua ottima prestazione.

Auteri preserva, facendoli rifiatare, Di Cesare, Antenucci, Marras, Maita e Celiento in vista dell’incontro di mercoledì facendo entrare Perrotta, Candellone e Simeri, Bianco e Corsinelli. Il Bari non molla come tradizionalmente si tende a fare a risultato pressoché acquisito, anche se l’Avellino sembra avere più vitalità tanto che una grande chance la ha Bruzzo che spara alto davanti a Frattali.

Ma il Bari continua a giocare in contropiede come con Candellone che parte dalla propria metà campo, arriva in area avversaria davanti al portiere ma gli spara addosso. Poteva essere il quinto gol.

Bernardotto, infine, sigla il gol della bandiera nel recupero.

Il Bari si impone 4-1 meritatamente dando segnali di “squadra”, di convinzione e di aggressività, qualità fondamentali per continuare a crederci, rosicchia due punti agli umbri e porta a casa la giusta fiducia per affrontare il Palermo mercoledì.

Un Bari convincente, non esteticamente bellissimo, ma aggressivo, compatto, che ha giocato da squadra anche se è stato graziato da regali dell’Avellino.

Fondamentale, ora, la gara contro il Palermo, con la Ternana, oggi fermata dalla Turris in casa, che risposerà, ed il Bari può approfittarne per accorciare ulteriormente le distanze ma sarà necessario espugnare la Favorita, cosa che al Bari non riesce da immemore tempo.

Il Bari si è ripreso i punti persi contro la Vibonese e, vincendo a Palermo, ha la possibilità di chiudere a meno quattro riducendo le distanze.

La morale che ne consegue oggi è che nessuno è perfetto, nemmeno la Ternana che ha avuto un generoso rigore col quale ha pareggiato contro la Turris. Il campionato è lungo, le disavventure possono capitare a tutti e il Bari ha l’obbligo di crederci.

Un Bari “fisico” visto poche volte fino adesso, anche se non è stato superiore a quello contro la Vibonese, sicuramente un buon Bari ma non eccezionale, ma chi se ne frega, l’importante era vincere e crescere ed il Bari lo ha fatto.

E’ bene ribadire che bisogna avere fiducia, il campionato è lungo, le gare sono tante, bisogna essere sempre in grado di approfittare delle sbandate della Ternana la quale non potrà mica correre fino alla fine. Gli umbri, oggi, sono apparsi un po’ stanchi, ed è normale in un percorso così lungo, e il Bari deve approfittarne.

Infine due parole su Simeri che ha giocato da capitano, ed è un segnale incoraggiante, anche se non è stato il solito. Probabilmente ha pagato i due infortuni consecutivi, poi è entrato in una fase ormai acquisita, sul 4-0 e, dunque, è ingiudicabile.

 

Massimo Longo

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