Offese sessiste a Meloni. Solidarietà bipartisan e da Mattarella. Prese di distanza di Controradio

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Giovanni Gozzini ha 65 anni, insegna Storia contemporanea, Storia del giornalismo e History ofglobalization al Dipartimento di scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena ed è il figlio  di Mario Gozzini, ex senatore della Sinistra indipendente che ha legato il suo nome alla legge che concede benefici ai detenuti.

Le sue offese a Giorgia Meloni hanno scatenato una giusta polemica da più parti. Il video è stato più volte ripostato sui social, sollevando critiche bipartisan.

“Una vacca? Una scrofa? Cosa devo dire? Cosa devo dire per stigmatizzare tale livello di ignoranza e presunzione”, sono le parole shock dette durante la trasmissione Bene bene Male male di Controradio. Meloni è “colpevole” di aver votato “no” a Draghi.

Controradio prende le distanze  come per altro già fatto in onda.  Dopo lo scoppio del caso, l’emittente radiofonica fiorentina ha diffuso una nota con cui ha sottolineato la presa di distanze rispetto a quanto detto da Gozzini.

A Giorgia Meloni solidarietà  dalla presidente della Camera Elisabetta Alberti Casellati. “Solidarietà a Giorgia Meloni oggetto di una inaccettabile violenza verbale”.

“Gli insulti rivolti a Giorgia Meloni sono intollerabili e inaccettabili. Un linguaggio brutale come quello usato per attaccare la presidente di Fratelli d’Italia va respinto al mittente. A lei va la mia solidarietà”,  afferma il presidente della Camera Roberto Fico.

“Incommentabili e gravissime le parole che un docente universitario ha rivolto a Giorgia Meloni. Chi usa un linguaggio violento ed offensivo deve avere sempre meno cittadinanza politica a qualsiasi titolo. Stesso discorso vale sui social, basta offese gratuite, la differenza di opinioni è soltanto una ricchezza. La mia più totale solidarietà alla leader di Fratelli d’Italia”, scrive il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.

“E’ ora di smettere di trasformare il dissenso in violenza sulle donne in politica. Oggi è toccato a Giorgia Meloni fino a ieri a quasi tutte le altre! Vogliamo essere una democrazia occidentale? E allora basta violenza”,  ha scritto su Twitter Donatella Conzatti di Italia Viva, segretario della Commissione Bilancio del Senato.

“Solidarietà all’On. @GiorgiaMeloni per gli insulti ricevuti da un docente universitario di Siena durante una trasmissione radiofonica. L’Italia democratica non può tollerare da parte di chiunque il linguaggio dell’odio e della miserabile offesa sessista”,  scrive l’Associazione nazionale partigiani in un tweet.

“La violenza di genere è un fatto culturale e parte sempre dal linguaggio. La mia solidarietà a Giorgia Meloni, alla quale sono state rivolte parole inaccettabili. Esiste un problema di ordine generale ed esiste anche un problema specifico, perché ad esprimersi – ignorando totalmente il proprio ruolo – è stato un professore universitario. Il mondo dell’istruzione e dell’università, ancor di più in pubblico e nell’uso della rete, dovrebbe tenere ben altro registro”,  Vittoria Casa (M5S), Presidente della Commissione Cultura Scienza e Istruzione della Camera.

E su tutti la telefonata di Sergio Mattarella. Lo riporta la stessa Meloni.  “Ringrazio il Presidente Mattarella che mi ha telefonato per esprimermi personalmente la sua solidarietà in seguito agli insulti osceni ricevuti oggi. E’ un gesto che ho apprezzato molto, e che ribadisce con fermezza il limite invalicabile, in una democrazia, tra critica e violenza”. AgenPress

 

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