L’annoso problema di Alitalia: Accordo con Lufthansa e l’incontro con i vertici europei

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La compagnia aerea Alitalia resta un problema che si tramanda da governo a governo senza mai giungere ad una soluzione duratura.

In questi giorni Giovannini, ministro dell’Infrastrutture e della mobilità sostenibili, si pronuncia sul problema e si augura un vettore aereo nazionale forte. L’idea, infatti, è la creazione di una nuova compagnia che sia sostenibile sia a livello sociale che economico e che sia in grado di poter fare accordi con altri importanti protagonisti del settore.

Venerdì 5 marzo si è tenuto un incontro tra i ministri Giovannini, Giorgetti e Franco con la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager, con l’obiettivo di illustrare la novità del nuovo piano e superare la scottante delusione della precedente gestione. L’incontro ha avuto esito positivo e ha prodotto il risultato sperato ovvero l’idea di lavorare insieme in modo costruttivo, con una prospettiva comune al fine di trovare soluzioni praticabili sul dossier Alitalia. Per la questione riguardante gli ultimi prestiti nei confronti della compagnia aerea la portavoce della Commissione per la Concorrenza, Arianna Podestà, ha affermato che non ci sono dichiarazione ufficiali da rilasciare. 

Il nuovo progetto

 Il progetto vede il subentrare della nuova Ita (Italia Trasporto Aereo) alla vecchia Alitalia, con nuovo piano industriale che prevede una flotta di 45-48 aerei e 4.500 addetti. Dati che segnalano una profonda riduzione dell’intera struttura e, forse, rendono poco credibile la competizione della compagnia nel contesto aereo, però è ancora presto per trarre conclusioni. Quando si parla di Alitalia siamo abituati a piani non sempre andati secondo le prospettive però, probabilmente, il nuovo esecutivo guidato da Draghi e , nella fattispecie del caso Alitalia, trainato da Giorgetti potrà risolvere questo annoso problema del sistema.  Il progetto prevede la rapida cessione diretta da Alitalia a Ita per farsi trovare pronti in vista della prossima stagione estiva che sarà molto importante per il futuro della compagnia.

Ad essere principalmente insoddisfatti del nuovo piano industriale sono i sindacati che temono per il futuro dei lavoratori anche a causa dei servizi di terra e manutenzione che andrebbero a gara.

L’accordo con Lufthansa?

Intanto l’ipotesi di un accordo-matrimonio con Lufthansa è sempre lontana a causa dei paletti imposti da Bruxelles. Infatti, la compagnia tedesca ha incassato 9 miliardi di euro e non potrà fare investimenti oltre il 10% in altre società fino a quando non avrà restituito almeno i ¾ di tale somma. L’unica prospettiva, spalleggiata anche da Carten Spohr, amministratore di Lufthansa, è un accordo commerciale che gioverebbe ad entrambe le compagnie sulle rotte a lungo viaggio e si inserirebbe perfettamente nel piano economico di entrambe le realtà.

Di Luca Antonio Esposito

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