Focolai COVID a scuola 2% e 80% personale vaccinato, Fedeli (PD): andare in presenza, recuperare gli apprendimenti e tamponi frequenti. Mozione approvata

Scuola, Formazione & Università

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“Con la mozione unitaria di maggioranza presentata oggi alla Camera si conferma un principio che per il Pd è sempre stato prioritario: la ripartenza in sicurezza delle scuole di ogni ordine e grado è interesse strategico di tutto il Paese e quindi obiettivo non più rinviabile cui bisogna tendere con decisione mettendo in campo tutte le iniziative necessarie a realizzarlo”.

Ad affermarlo Valeria Fedeli, parlamentare del Partito Democratico ed ex Ministra dell’istruzione. “Una decisione politica di grande importanza e assunzione di responsabilità che parte da una considerazione e da due dati fondamentali. La considerazione è che il rischio zero non esiste mentre sono certi i danni provocati dalla sospensione della scuola in presenza. I dati invece solo quelli diffusi dall’Iss a fine dicembre secondo cui solo il 2% dei focolai avrebbe origine nel contesto scolastico mentre l’80% del personale scolastico risulta ad oggi già vaccinato. Una mozione, pertanto, con cui si impegna il governo a mettere in campo tutte le azioni utili a garantire la scuola in presenza, il recupero degli apprendimenti, della socialità e dei gap formativi in genere oltre che a concludere nel minor tempo possibile la vaccinazione del personale restante, a investire risorse su tamponi più frequenti, mascherine che assicurino un più elevato standard di sicurezza, termoscanner e sistemi per la ventilazione meccanica controllata oltre che su trasporti all’altezza della sicurezza di tutti. A settembre sarà trascorso un anno e mezzo dal primo lockdown. Una perdita che non si può quantificare esclusivamente in termini didattici ma che riguarda anche e soprattutto la sfera relazionale, sociale, emotiva e cognitiva con effetti che impattano non solo sulle singole vite, sulle famiglie in particolare quelle più disagiate, con casi di disabilità, sulle madri lavoratrici che hanno pagato il prezzo più alto in termini occupazionali, ma su tutta la società con un rischio di aumento delle disuguaglianze e arretramento culturale, sociale ed economico molto forte“.

Ecco perché – ha concluso la Fedeli- l’impegno per garantire la scuola in presenza, accompagnata parallelamente alla didattica digitale verso un sistema misto tra presenza e distanza sempre più integrato, è assolutamente prioritario per l’intero sistema Paese. Per lo sviluppo, la crescita, il lavoro di qualità dobbiamo mettere al centro il valore trasversale a tutti gli altri settori dell’investimento strategico in educazione, conoscenza, formazione – fin dalla scuola dell’infanzia zero-sei – e del futuro di questa e delle prossime generazioni“.

Redazione Corriere Nazionale 

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