Gli errori giudiziari e le ingiuste detenzioni in Italia non esistono. O meglio: esistono, ma non esistono le responsabilità.
Fermi tutti, abbiamo sbagliato: gli errori giudiziari e le ingiuste detenzioni in Italia non esistono. O meglio: esistono, ma la responsabilità non è certo dei magistrati. Perché i giudici italiani sono praticamente infallibili, non sbagliano quasi mai, svolgono la loro opera quotidiana con una professionalità che rasenta la perfezione.
Siamo impazziti? Tutt’altro. Semplicemente, abbiamo letto i dati resi noti oggi dall’onorevole Enrico Costa di
Azione: sono le valutazioni con esito positivo operate dal CSM sul lavoro dei magistrati negli anni tra il 2010 e il 2016.
Date un’occhiata anche voi:
2010: 97,73%
2011: 98,40%
2012: 97,15%
2013: 98,18%
2014: 97,13%
2015: 99,56%
2016: 99,30%
Dunque i magistrati con una valutazione professionale negativa non arrivano al 2% l’anno. Come si spiegano allora i 207 errori giudiziari e le 29.500 ingiuste detenzioni negli ultimi trent’anni? Coincidenze, casualità, congiunture astrali. O magari anche incapacità, superficialità, sciatteria, distrazioni. Però altrui. Perché di sicuro loro, i magistrati, non c’entrano.
Alessandro Lozzi