Mattarella,’chiudere’ la riforma della giustizia. O si e’ contro la mafia o si e’ complici

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Il presidente della Repubblica sprona le forze politiche, e non solo quelle, ad affrontare con decisione la riforma della giustizia. Nel 29mo anniversario della strage di Capaci, ricorda il giudice Falcone, la moglie e i tre agenti di scorta uccisi dalla bomba della mafia chiedendo di tenere sempre alta la guardia perche’ o si sta contro la mafia o si e’ complici. Ma anche ammonisce che la credibilita’ della magistratura e’ imprescindibile, e si deve proseguire, rapidi e rigorosi, nel fare luce su dubbi, ombre, sospetti, responsabilita’. Gli strumenti a disposizione per farlo non mancano, chiarisce. 

“Questo momento si collega in maniera molto stretta alla cerimonia dell’aula bunker, dove ogni anno si rinnova il ricordo delle stragi di Capaci e via D’Amelio coinvolgendo gli studenti di tutta Italia e rinnovando la vicinanza del nostro popolo in ricordo delle vittime e in solidarietà ai familiari. Qui, con la corona presso la lapide e la teca che custodisce in maniera fortemente coinvolgente i resti della ‘Quarto Savona 15′, vi è un ricordo permanente di entrambe le stragi”. Questo un passaggio dell’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla caserma Pietro Lungaro’ di Palermo, dove è stata svelata la teca con l’auto in cui viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni Falcone, recentemente restaurata. “Il ricordo delle vittime e delle sofferenze dei loro familiari costituisce una delle motivazioni che donne e uomini della Polizia di Stato avvertono per il loro impegno, così come avviene per tutte le forze dell’ordine nel ricordo dei loro caduti”, ha continuato il Capo dello Stato che poi ha aggiunto: “La mia presenza qui e la deposizione di una corona sulla lapide che ricorda le vittime delle stragi del 1992 vogliono testimoniare che questo ricordo appartiene all’intera Repubblica, alle sue istituzioni e ai cittadini”. Secondo Mattarella, infatti, “il dovere della memoria non riguarda soltanto polizia, carabinieri, guardia di finanza e gli altri corpi dello Stato ma riguarda la Repubblica, che ha il dovere di custodirla con grande riconoscenza per coloro che sono caduti e con grande solidarietà verso i loro familiari”.

Sergio Mattarella chiede alle istituzioni di non abbassare la guardia e ai cittadini di combattere l’omerta’ perche’ le “zone grigie” non sono permesse, “non ci sono alternative”: “o si sta contro la mafia o si e’ complici dei mafiosi”. Ma soprattutto bacchetta la magistratura che ancora, dopo due anni, si divide, mina la propria autorevolezza e indebolisce la lotta alla criminalita’, organizzata e non. “Nessuna zona grigia, nessuna omerta’ ne’ tacita connivenza: o si sta contro la mafia o si e’ complici dei mafiosi. Non vi sono alternative” esorta il Presidente.

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