È morta Carla Fracci: la regina della danza

Arte, Cultura & Società

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Carla Fracci è morta oggi a Milano. Avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 30 agosto. L’annuncio è arrivato “con commozione“ da la Scala: “Il Teatro, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo”.


Lo ha sottolineato nel suo messaggio anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, profondamente commosso dalla scomparsa di Carla Fracci, ne ha voluto ricordare “le straordinarie doti artistiche e umane, che hanno fatto di lei una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale.

Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese”, ha aggiunto il capo dello Stato, esprimendo “le più sentite condoglianze ai familiari e al mondo della danza, che perde oggi un prezioso e indimenticabile riferimento”.
“La più grande. Divina ed eterna” per il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che pure ha voluto ricordare la grande ballerina.

“Piena di amore per la danza, di nuovi progetti, di idee per tutta la vita, con l’entusiasmo di una ventenne. L’Italia della cultura ti sarà grata per sempre, immensa Carla Fracci”.
Nata nel 1936 a Milano, figlia di un tramviere, Carla Fracci cominciò a danzare a 10 anni alla scuola della Scala dove si diplomò nel 1954, diventando dopo soli tre anni prima ballerina.

Eppure tutto iniziò “per caso, su suggerimento di una coppia di amici dei genitori” e, come ebbe modo di confessare la stessa artista, “all’inizio non capivo il senso degli esercizi ripetuti, del sacrificio, dell’impegno totale mentale e fisico sino al dito mignolo“. Margot Fonteyn era il suo idolo: insieme interpretarono Romeo e Giulietta a New York.


Il teatro Piermarini, al quale è rimasta sempre legata, fu un trampolino per la carriera di Carla Fracci, che ha ballato nei teatri più famosi del mondo e con le più importanti compagnie, dal Royal Ballet di Londra all’American Ballet Theatre, al fianco di partner indimenticabili: Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi sino a Bolle.


La ballerina milanese conquistò tutti i più grandi teatri del mondo con la sua grazia, interpretando oltre 200 personaggi. La sua notorietà artistica si legava principalmente alle interpretazioni di ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e soprattutto Giselle, cui diede la sua moderna impronta personale, ballando con i capelli sciolti e un leggerissimo tutù.


Dagli anni ’80 diresse il corpo di ballo del San Carlo, poi dell’Arena di Verona, infine dell’Opera di Roma, dove era rimasta sino al 2010, fedele anche alla amata attività didattica, di attenzione alle giovani leve.


La sua fama e grande popolarità sono rimaste sempre vive, al punto che Eugenio Montale le dedicò una poesia definendola ”eterna fanciulla danzante”. (aise)

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