La detenzione amministrativa dei migranti

Emigrazione & Immigrazione

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Sono aperte le iscrizioni al ciclo gratuito di incontri di formazione promosso dall’ASGI e dalla Camera penale di Oristano

La detenzione amministrativa dei migranti

La tutela giurisdizionale della libertà personale dello straniero irregolare 11, 18 e 24 giugno 2021- 15.00 – 18.00

Presentazione

La recente apertura del Centro per il Rimpatrio di Macomer, unico in Sardegna, obbliga gli operatori del diritto, a vario titolo coinvolti, ad occuparsi di una realtà ed un ambito del diritto sconosciuti ai più: quello delle detenzioni amministrative, delle espulsioni dal territorio e del diritto dell’immigrazione in generale. Il nuovo CPR sardo presenta numerose criticità, alcune comuni agli altri centri della penisola ed altre legate all’organizzazione della struttura affidata all’improvvisazione e realizzata in itinere, e ciò a discapito dei trattenuti che, nelle more, scontano sulla loro pelle l’inesperienza delle amministrazioni coinvolte che ne hanno favorito l’apertura senza valutare le capacità del territorio. A titolo esemplificativo: ad un mese dall’apertura non erano state stabilite le prassi per il colloqui con gli avvocati o in quale maniera fosse possibile far pervenire gli effetti personali del trattenuto da parte di familiari e amici.

La formazione specifica della magistratura onoraria chiamata al vaglio della correttezza delle convalide e delle espulsioni è fondamentale come quella dei colleghi iscritti alle liste dei difensori d’ufficio penali, che incolpevolmente, non conoscono la materia.

I CPR sono strutture di detenzione amministrativa riservate esclusivamente alle persone straniere che, pur non avendo commesso alcun reato, sono prive di permesso di soggiorno, ponendo forti interrogativi sulla loro legittimità e, comunque, sulla scelta di privare della libertà personale persone innocenti.

Si tratta di a tutti gli effetti di un luogo di sospensione della libertà personale degli individui, in cui i trattenuti versano condizioni inumane e degradanti per i trattenuti in strutture deficitarie sotto tutti i punti di vista, che non sono soggette alla legge sull’ordinamento penitenziario ed all’interno delle quali vige l’arbitrio più assoluto.

Il CPR, inoltre, oltre che causa di sofferenza per le persone ivi ristrette, è anche un elemento distonico rispetto all’intero contesto locale ed ai suoi residenti, da sempre storicamente aperti all’ospitalità.

Il programma con i relatori e gli interventi

Modalità di partecipazione: La partecipazione al ciclo di incontri è gratuita e aperta a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili.L’evento formativo si svolgerà su piattaforma Zoom. Per partecipare potete iscrivervi al modulo on line.

Siamo in attesa del riconoscimento dei crediti formativi richiesti presso il Consiglio Nazionale Forense. In ogni caso i crediti formativi per avvocati verranno riconosciuti a chi segue almeno l’80% del ciclo di formazione . 

 

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