Salvini rivela: Silvio mi ha proposto il partito unico 

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Una prospettiva, quella avanzata da Berlusconi, definita prematura per il centrodestra ma che “piacerebbe” al capo leghista alle elezioni del 2023

Berlusconi-Salvini

AGI – La federazione di centrodestra “se si vuole fare, per me, prima si fa meglio è”. Parola di Matteo Salvini, che definisce “fondamentale” il ruolo di Silvio Berlusconi nel suo progetto. E rivela: “Berlusconi addirittura mi ha proposto il partito unico”. “Io gli ho detto ‘Silvio, il partito unico non lo fai in un quarto d’ora’. Inizierei da una collaborazione parlamentare. Certo, in prospettiva, mi piacerebbe che alle elezioni del 2023 ci fosse una forza unica del centrodestra”,ha aggiunto il segretario leghista, parlando a ‘Porta a porta’. “L’idea della federazione non è un giochino parlamentare, mi interessa unire – ha spiegato -. Oggi in Parlamento il centrodestra che sostiene il governo è diviso in sei gruppi. Non è meglio unire le forze, mettere insieme le forze migliori, lavorando insieme come gruppi, ognuno con la sua identità?”.

A chi gli chiedeva della prospettiva di un ‘trasloco’ di Mario Draghi al Quirinale, il prossimo anno, Salvini ha risposto: “La scelta spetterà solo al presidente Draghi. Se decidesse di candidarsi al Quirinale, io lo stimo da presidente del Consiglio, lo stimerei da presidente della Repubblica”. “Penso anch’io che il governo andrà avanti fino al marzo 2023 perché la metà dei parlamentari non ha voglia di tornare al proprio lavoro, ammesso che abbiano un lavoro”, ha continuato.  Sul blocco dei licenziamenti “ieri ho parlato con Draghi”, ha poi detto. “La mediazione da lui proposta mette d’accordo le esigenze dei lavoratori e delle imprese. I settori che corrono, come industria ed edilizia, da fine giugno devono tornare liberi di agire sul mercato. I settori più delicati, come turismo e commercio, avranno tempo fino a fine ottobre”.

Salvini ha parlato anche del vertice di centrodestra per decidere i candidati nei capoluoghi di Regione alle amministrative d’autunno e del nodo Copasir. Il capo della lega ha aperto alla possibilità di ticket tra i candidati nella rosa dei nomi in corsa a Milano e Roma. “Lo spero, me lo auguro. Il mio desiderio sarebbe comporre delle squadre su Roma e Milano, qualcuno può fare il sindaco, qualcuno l’assessore. Mentre a sinistra ragionano per singoli, io sto cercando di creare un centrodestra che lavora per squadra”.”Io ho le idee chiare, spero si arrivi a un accordo perché ci sono uomini e donne in gamba che si sono messi a disposizione, nonostante fare il sindaco di questi tempi non sia una cosa facile. La Lega non ha bandierine da mettere, quindi cerchiamo di scegliere i migliori. Le Lega è il primo partito italiano ma non per questo mi metto al tavolo dicendo ‘decido io’: scegliamo le persone migliori città per città”. “Noi se annunciamo le dimissioni, non le ritiriamo. Abbiamo dato le dimissioni dei nostri membri per sanare quella che noi consideriamo un’ingiustizia – ha poi aggiunto parlando del Copasir -. Abbiamo invitato tutti gli altri partiti a fare lo stesso per ricostituire da capo il Copasir con la presidenza che spetta all’opposizione, come è giusto che sia. Risultato? Si è dimessa la Lega e gli altri sono rimasti al loro posto. Io non ce l’ho con Urso ma ritengo che questa composizione del Copasir non corrisponda ai criteri di legge”.

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