Riflessione sull’amore o la sua parvenza

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Per l’amore l’umanità può rischiare la sovrappopolazione o l’estinzione. Dimmi in nome di quale potere, ragione, libertà o arte hai rinunciato all’amore o alla sua parvenza.

L’amore o la sua parvenza è un rischio incalcolabile; è un danno non quantificabile. È mischiare rabbia, angoscia, paura ed effusioni. L’amore o la sua parvenza ha i suoi momenti topici e i suoi luoghi ameni. L’amore o la sua parvenza significa incontrarsi senza prendere appuntamento.

Significa coltivare i sogni altrui e non disperdere le carezze nel vento. È dannarsi l’anima e fregarsene dell’inferno. È guardare insieme l’orizzonte.

È cercare un punto fermo. È provare la vertigine. È starsene insieme in silenzio, anche se ci sarebbero cose da dire. È essere compagni di giochi anche quando ci si annoia.

È sperare insieme e condividere. È sopportare i difetti, i vizi, i tabù e gli errori. È le più disparate geometrie erotiche e le alchimie degli animi. È scavare la fossa insieme giorno dopo giorno. È fare i conti assieme e assieme cogliere le occasioni.

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È essere allo stesso tempo prigionieri e carcerieri. È controllare che tutte le porte siano chiuse. È chiamarsi con nomignoli stupidi. È fidarsi e pretendere ben poco.

È impazzire insieme e poi appartenersi. È abbassare la voce anche quando si ha ragione. È abbassare le difese e lasciarsi andare. È non avere paura di essere scontati o banali.

È non sforzarsi di essere intelligenti. È avere attenzioni e riceverle senza bisogno di chiederle. L’amore o la sua parvenza combina le ingiustizie, illude le menti e confonde i corpi. Scalda gli amanti nelle stanze dell’inverno.

Significa fare quattro passi insieme e maledire la quotidianità. Significa fare l’amore e volersi un poco di bene quando finisce l’innamoramento che fa battere forte il cuore e tremare le gambe. Unisce i respiri nel piacere e distribuisce i ricordi nella disperazione.

Semina trappole sul cammino. Dispensa sorrisi e lacrime sui visi. Rende certe notti stregate. Alterna attesa e nostalgia. Lascia senza fiato e senza parole.

Divide tutti in vittime e carnefici, in vinti e vincitori. Fa ricordare tutti i mutamenti e gli smarrimenti. Nessuno sa dire certi turbamenti.

Alcuni si giurano amore eterno. Altri si considerano complici ed altri ancora soci. C’è chi tradisce e poi racconta un fiume di bugie. C’è chi dice tutto e chi si tiene i segreti. Anche i più sadici finita la sessione si lasciano andare a tenerezze. I più sadici pensano che il dolore sia l’anticamera del piacere e che ognuno abbia un ruolo.

Psicologi e psicoterapeuti vogliono insegnare cosa è e cosa non è amore, ma spesso c’è una linea sottile. Tutti parlano d’amore. Tutti pensano di aver provato l’amore, almeno una volta.

Tutti pensano di poter dare una definizione, di poter fare una classificazione e di potersi perdere in sottili distinguo. C’è chi chiede consigli e chi invece li dispensa. Dio o chi per lui ci mette alla prova ogni giorno ed ogni notte. La casistica è infinita. La varietà è inesauribile.

Tantissimi sono i tipi di corteggiamento. Non parliamo poi degli amplessi. Esistono i teorici ed i pratici. Ci sono anche in amore gli esteti, i cerebrali, i contemplatori.

Un amore nuovo serve sempre a chi vuole rinnovarsi. L’amore in fondo è una iperbole della vita o una rielaborazione del lutto quando finisce. L’amore quando c’è può essere per alcuni una rivelazione: la prova dell’esistenza di Dio. L’amore o la sua parvenza può essere sopraffatto dalla distanza; può essere rinvigorito dall’immaginazione; può essere reso solenne dalla perdita e dal suo vuoto incolmabile.

L’amore può essere maledetto quando non si sopporta l’assenza della persona amata. Ma quale amore se si è lasciati in modo freddo o traditi con dei sotterfugi? Talvolta le parti si invertono.

Ci sono amori che sfuggono di mano. Ci sono ore passate ad aspettare telefonate. Difficile capire le dinamiche del desiderio.

Ci sono istinti e storie immorali, ma se c’è rispetto tra le persone tutto diventa morale. In amore c’è sempre sofferenza quando qualcuno ama da solo e quando c’è il terzo incomodo. Per alcuni la persona amata è il tramite per giungere a Dio. L’amore è un privilegio per i ricchi.

È un lusso, un riscatto, addirittura una rivalsa per i più poveri o comunque i meno fortunati. L’amore o la sua parvenza è una continua sfida, una continua conquista. Ci sono alcuni che ci provano con tutte e poi è matematico che una su cento ci sta. Ci sono altri che piacciono a molte e non ci provano con nessuna. Ci sono alcuni che trovano la persona giusta al primo colpo.

Altri che non la trovano dopo tanti tentativi. I più si accontentano alla fine. C’è anche chi cede per sfinimento. Dicono che bisogna avere tante esperienze. Ma l’amore non è un pallottoliere, anche se alcuni tengono la contabilità. Ci sono persone che non vengono mai prese in considerazione in amore.

Ci sono altre che non gli daresti una lira ed invece hanno fascino e doti nascoste. Ci sono ragazze apparentemente libertine che sono vergini e ragazze apparentemente morigerate che si rivelano libertine. Ci sono donne idealizzate e donne oggetto.

Ci sono grandi amatori e ragazze che sono acque chete. Ci sono uomini che perdono intere fortune per amore e dei preti che si spretano per l’amore o la sua parvenza. Ci sono alcune persone che vengono travolte dagli scandali. C’è chi è sempre alla continua ricerca di amanti perché ricerca continuamente conferme.

Tutti si raccontano gli amori, le vicissitudini e le acrobazie. Anche il gentil sesso è sempre più disinibito, disinvolto e ciarliero. Tutti gli amori poi portano a un vicolo cieco.

La vita intera non è altro che una catena di amori, che a volte non si somigliano per niente ed altre volte si somigliano soltanto per gli errori in cui le persone ricadono. Solo gli amanti sanno ridere insieme dei santi e della morte. Amare significa rimandare la fine di se stessi e dell’umanità, ma forse è tempo perso perché forse tutto è destinato a finire. Amare significa riconoscersi nell’altra metà a poco a poco e fare un passo insieme nel vuoto.

Quando tutto sembra perduto e quando qualcuno non ha più niente da perdere può arrivare l’amore o la sua parvenza. Ognuno cerca dei punti di riferimento. Ognuno cerca delle relazioni. Ognuno vuole mettersi in relazione. Ci basiamo su uno sciame di sensazioni.

Ci si affida a segni e combinazioni. Sono infiniti gli universi paralleli. Ad ogni bivio della nostra esistenza ecco un nuovo universo. Abbiamo infiniti amori in infinite dimensioni, anche se in questa vita siamo soli e ciò dovrebbe consolarci. Non so se ciò che ho scritto per un fisico è corretto, ma mi piace immaginare che sia così.

Ci sono sguardi che si incrociano e contatti che scaturiscono da niente o poco più. Si cerca l’inconfondibile. Ogni amore poteva anche non nascere: solo per questo gli amanti dovrebbero essere felici. Amare significa ritrovarsi sempre.

Significa togliere di mezzo gli ostacoli e gli avversari. Ci sono storie inverosimili ma vere in amore o nella sua parvenza.

Davide Morelli

Redazione Corriere Nazionale

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