Berrettini traina il movimento tennistico italiano

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Era dai tempi di Panatta, Bertolucci e Barazzutti, capaci di vincere una Coppa Davis, che il movimento tennistico italiano non poteva fare affidamento su una tale quantità di atleti capaci di giocarsela alla pari con tutti.

A più di 40 anni di distanza da quell’epoca d’oro, il nostro tennis torna a sorridere e il merito è di Berrettini, Musetti, Sinner e Sonego che fanno ben sperare i tifosi azzurri sia in vista del presente che del futuro.

Matteo va in finale a Wimbledon e torna all’ottava posizione nella classifica ATP

In 124 anni di storia del torneo di Wimbledon nessun italiano era mai riuscito a raggiungere una finale. C’è riuscito Matteo Berrettini che, dopo essersi scoperto erbivoro e aver vinto il torneo ATP 500 del Queen’s, si è confermato anche nel torneo di tennis più importante al mondo e in finale ha incontrato una leggenda come il serbo Novak Djokovic. Dopo aver vinto il primo set in rimonta, Berrettini ha dovuto cedere in quattro set alla straordinaria solidità del numero uno al mondo che come sempre ha fatto della difesa il proprio punto di forza. Grazie alla finale in terra londinese, Matteo torna all’ottavo posto della classifica ATP e sale al terzo posto della Race alle ATP FINALS che da quest’anno verranno giocate a Torino. Le ATP FINALS sono un torneo che viene disputato ogni anno al termine della stagione tra i migliori otto tennisti dell’anno solare e secondo le scommesse sportive online il favorito assoluto per la vittoria finale è proprio Djokovic, l’unico a essersi già qualificato. 

Sinner fatica, Musetti cresce, Sonego è una garanzia

Berrettini non è però il solo a tenere alti i colori azzurri e alle sue spalle continuano a crescere i tanti giovani che il nostro movimento è riuscito a sfornare negli ultimi anni. Al momento il più concreto è sicuramente Lorenzo Sonego che dopo essere arrivato in semifinale a Roma si è tolto lo sfizio di giungere agli ottavi di finale anche a Wimbledon, salvo poi perdere contro la leggenda Roger Federer.

Chi continua a faticare è invece Jannik Sinner che dopo aver iniziato l’anno alla grande e aver raggiunto la finale nell’ATP 1000 di Miami ha smarrito sé stesso e non è riuscito a esprimersi ad alti livelli né sulla terra rossa, né sull’erba. Sinner, a ogni modo, è ancora alla posizione numero 23 della classifica ATP, precede di tre posizioni proprio Lorenzo Sonego e di cinque Fabio Fognini che è alla posizione numero 31.

Alla posizione numero 61 troviamo invece Lorenzo Musetti che a soli 18 anni prenderà parte alle Olimpiadi di Tokyo proprio per sostituire Sinner e che rispetto a quest’ultimo sta dimostrando di crescere di settimana in settimana. Essere critici nei confronti di Sinner sarebbe sicuramente eccessivo e fuori luogo, ma la scelta del 19enne di San Candido di non prendere parte ai giochi Olimpici per concentrarsi su sé stesso non è stata particolarmente apprezzata dai tifosi azzurri.

Nonostante le polemiche, il nostro movimento continua a godere di ottima salute e la sensazione è che nel prossimo futuro qualcuno dei nostri ragazzi possa riuscire nell’impresa di vincere il primo Slam dell’era Open.

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