Terremoto amministrativo ad Altamura –  La sindaca Melodia licenzia in tronco tutta la giunta comunale

Puglia

Di

Giovanni Mercadante

La sindaca Rosa Melodia

Colpo di scena al Palazzo di Città di Altamura. Con un comunicato stampa diramato nel presto pomeriggio di ieri 9 agosto 2021, è stata licenziata in tronco tutta la giunta.  La notizia si è propagata come le onde magnetiche di un terremoto di alta densità. Sui social network i commenti più disparati.

Si aspettava da tempo che saltasse il coperchio di una pentola sotto pressione. Tutto si è consumato nel silenzio più assoluto in queste ultime ore, senza che trapelasse una soffiata ai giornalisti. Tutto questo in piena estate, per attutire i commenti dei più maldicenti, il cui gossip si disperderà in questi giorni nel frastuono delle spiagge affollate. La gente ora  vuole godersi la libertà, una tregua anticovid relativa.

Ed ecco il comunicato stampa diffuso dal Palazzo di Città che si riporta integralmente, e da cui i più attenti potranno analizzare tra le righe quanto di più incoerente ci sta in questo scritto.

Questa mattina con decreto sindacale (n. 48 del 9.08.2021) la sindaca di Altamura, Rosa Melodia, ha revocato la giunta comunale.

Innanzitutto ringrazio ogni singolo assessore per il prezioso  lavoro svolto fino a questo momento” – ha dichiarato la Sindaca – “dopo una complessa analisi sugli obiettivi del programma di mandato e sulle nuove diverse problematiche presenti sul territorio, anche alla luce dei nuovi finanziamenti nazionali di cui beneficia l’Amministrazione, ho constatato che, a seguito degli ultimi eventi amministrativi, si sono affievolite le motivazioni politiche determinando un rallentamento della vita amministrativa contrario a quel fermento oggi dovuto e richiesto, quale condizione necessaria e collettiva, per affrontare il difficile momento storico e sociale causato soprattutto dalla pandemia. Questa decisione è maturata anche in considerazione delle nuove opportunità economico-finanziarie governative che richiedono uno sforzo congiunto e di forte impegno.

Questi i nomi degli Assessori revocati:

-Annunziata Cirrottola: Servizi sociali;

-Vincenzo Nuzzi: Urbanistica;

-Domenica Anna Grazia Ricco: Bilancio e Programmazione;

-Michele Cornacchia: Lavori pubblici;

-Nunzio Perrone: Culture

-Loretta Moramarco, Ambiente;

Pietro Mascolo, vice sindaco

 In tre questi anni di amministrazione, la sindaca R. Melodia ha cambiato tre giunte. La contraddizione di questo comunicato, se analizzato attentamente, presenta sbavature concettuali.

La prima cittadina esordisce con un incipit di ringraziamento, quindi parte positivamente, sembra un inno alla gioia, mentre le parole che seguono sono nefaste: alla luce dei nuovi finanziamenti nazionali di cui beneficia l’Amministrazione, si sono affievolite le motivazioni politiche (sic!).

Viene subito da pensare che gli Assessori abbiano lavorato bene, quindi ci hanno messo impegno, passione nel complesso lavoro della macchina amministrativa.

Invece, la prima cittadina affonda il coltello nelle ultime parole: Questa decisione è maturata anche in considerazione delle nuove opportunità economico-finanziarie governative che richiedono uno sforzo congiunto e di forte impegno.

Se sono arrivati i finanziamenti, è giusto che gli Assessori continuino il loro lavoro, altrimenti la macchina amministrativa si blocca.

Abbiamo raccolto i primi commenti a caldo per saperne di più, raggiungendo telefonicamente il consigliere comunale d’opposizione Onofrio Gallo, il quale ha dichiarato che la Melodia ha cambiato giunta per ben tre volte. Una ingovernabilità, le cui colpe sono ricadute sulle forze politiche che l’appoggiano. Ad oggi – ha aggiunto O. Gallo – posso dire piuttosto che le manifestazioni estive, per le  quali sono state stanziate circa 173 mila euro, non sono ancora state avviate;  non si sa  nulla. 

Piuttosto la Melodia deve spiegare alla cittadinanza in cosa gli assessori sono venuti meno per “affievolire” il rapporto. Cosa non mi va giù però è il rallentamento della vita amministrativa (no che abbia mai brillato di velocità e intraprendenza), che in parole povere si traduce in meno e più scadenti servizi ai cittadini, oltre a tempi ancora più lunghi per vedersi riconosciuto un diritto. Un vero capo non può anno dopo anno scaricare le proprie colpe sugli assessori di turno. La colpa di questo stallo – ha aggiunto O. Gallo – è tutta tua, sindaca Melodia. Ecco perché dovresti fare un gesto d’amore per la città, dimettiti per lasciar respirare la nostra meravigliosa Leonessa di Puglia.

Cons. comun. Onofrio Gallo 

La sindaca, inoltre sempre nel suo comunicato,   dichiara  che non sono stati raggiunti gli obiettivi. Cosa c’entrano le nuove opportunità finanziarie con una  crisi più profonda?

Un terremoto politico, di cui però manca l’atto finale,  fanno sapere voci anonime, atteso da tempo dai più riottosi. Questo è solo l’inizio; gli sviluppi si vedranno nei prossimi giorni quando i defenestrati diranno la loro versione per difendersi. Voci incontrollate fanno invece sapere che probabilmente l’azzeramento è dovuto al “time out”/tempo scaduto per rifare gli accordi politici.

Le incoerenze concettuali, nei suoi comunicati stampa “concittadini e concittadine”, la lingua italiana è abbastanza chiara; per concittadini s’intendono tutti di sesso femminile e maschile; non è il caso di essere prosaici. L’accento forzato sulla distinzione dei sessi è piuttosto paranoico.

Premesso che la sindaca si firma da avvocato, anche il decreto che ha emanato per il licenziamento degli assessori, presenta una stortura linguistica, forse dettata dalla fretta di diffondere il comunicato stampa. L’avvocato nella sua natura cerca il pelo nell’uovo per dimostrare che il presunto accusato è colpevole.

Qui la sindaca Melodia non si è accorta che nel decreto di revoca ha commesso diversi errori di sostanza e poi nella citazione del termine assessore: non lo ha declinato al femminile (es. Annunziata Cirrottolla, Loretta Moramarco, Domenica Ricco); l’ha lasciato al maschile (sic!).

Redazione Corriere Nazionale

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