Pakistan, emergenza profughi da Kabul. Un esodo colossale

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Di Debora Gandini  & Philip Crowther

 
Diritti d’autore  AFP 
 

Il Pakistan rischia di diventare un colossale campo profughi per gli afghani in fuga dai talebani. Negli ultimi 30-40 anni il Paese ha accolto il maggior numero di rifugiati, circa 4 milioni. E ora non riesce più a far fronte alla nuova emergenza in corso.

Le evacuazioni dei civili dall’aeroporto di Kabul è aumentato drasticamente. Ci sono ancora ancora molti stranieri e afgani che hanno lavorato con la coalizione guidata dagli Stati Uniti che devono lasciare il Paese. Ci sono persone terrorizzate che vogliono scappare, e salire sul primo aereo disponibile per espatriare e mettersi al sicuro.

Non sono solo gli Stati Uniti a inviare aerei, martedì 57 Boeing provenienti da altri Paesi sono atterrati nella capitale afghana. Alcuni sono tornati qui da Islamabad, perché è qui che c’è il ponte aereo con i paesi europei. Aerei belgi, olandesi, lussemburghesi trasportano gli sfollati tratti in salvo verso il Pakistan e poi verso l’Europa. Chi riesce a salire sono considerati fortunati, presto le forze americane lasceranno l’Afghanistan e non resteranno nemmeno le forze alleate. Ogni giorno che passa è una possibilità in meno per migliaia di civili di poter fuggire.

Fuga verso Iran e Pakistan

La maggior parte dei rifugiati e richiedenti asilo afghani si trovano nei paesi limitrofi. Per il 90 per cento sono in Iran e in Pakistan. Famiglie con donne e bambini spesso si dirigono anche piedi. Sono già oltre 30 mila i nuovi arrivati. Il primo ministro pakistano aveva affermato che avrebbe chiuso i confini nazionali nel caso i talebani avessero preso il controllo del paese: il paese ospita già oggi 1,4 milioni di rifugiati afghani e almeno altrettanti senza riconoscimento dello stato di asilo. L’Iran ospita circa 3,5 milioni di afghani e si è detto pronto a ospitare temporaneamente gli afghani in fuga, che saranno poi rimpatriati, secondo il ministero dell’interno iraniano.

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