Donne discriminate anche da Dio

Arte, Cultura & Società

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 “L’uguaglianza in Cristo supera la differenza sociale tra i due sessi, stabilendo un’uguaglianza tra uomo e donna allora rivoluzionaria e che c’è bisogno di riaffermare anche oggi”. Così il Papa nell’udienza generale dell’8 settembre. 

Ed ha anche affermato che le donne “non hanno le stesse opportunità degli uomini”.

In realtà l’uguaglianza in Cristo supera anche la differenza ecclesiale tra i due sessi.

Nella chiesa le donne dovrebbero avere le stesse opportunità degli uomini.

L’opportunità, ad esempio, di abbracciare il sacerdozio, che invece viene loro assurdamente negato.

La cosa grave è che la Chiesa attribuisce a Dio questa discriminazione.

Esclude, infatti, che la chiamata del Signore giunga ad una donna. Dal cielo chiamate solo per chi ha la fortuna di nascere maschio, nessuna chiamata per chi ha la sventura di nascere femmina.

In realtà, l’esclusione delle donne dal sacerdozio è ingiusta, contrasta con la ragione, e non trova nessun serio fondamento nel vangelo.

Renato Pierri

 

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