Si riparta da ottobre a capienze al 100% e nessun distanziamento con Green pass, non possiamo più aspettare, la musica sta morendo.
Sciopero della musica al Mei di Faenza sabato 2 ottobre con 15 minuti di silenzio
Si prosegua con i bandi, sostegni e ristori alle piccole realta’ indipendenti ed emergenti che stanno chiudendo al 50% azzerando lo scouting della nuova musica italiana
“sciopero della musica con 15 minuti di silenzio della musica al mei di faenza sabato 2 ottobre” annuncia giordano sangiorgi, patron del mei, dopo le incertezze di questi giorni: questo e’ quello che si preannuncia e che annunciano gli operatori riuniti nel coordinamento stage!, che rappresenta oltre 100 associazioni della filiera della musica indipendente ed emergente, dopo l’appello per un super aiuto lanciato al al presidente draghi e al governo qualche giorno fa in un documento siglato da tutta la filiera della musica indipendente ed emergente fatta di piccole, medie e microimprese, cooperative, associazioni e free lance tutti uniti e che rischiano , a fronte dei lauti guadagni che stanno facendo con la pandemia le multinazionali, una chiusura totale, che pare sia rimasto ancora del tutto inascoltato.
E’ indispensabile per questo settore tutto, all’aperto e al chiuso, se non si riesce a ripartire dal 1* ottobre con il 100% di capienza e senza distanziamento con il green pass, almeno ripartire entro e non oltre ottobre , così come e’ indispensabile entrare in modo chiaro e diretto nell’ambito dei sostegni del fondo unico per lo spettacolo futuro e degli attuali bandi per il pnrr legati all’innovazione digitale e ad altre opportunita’come il turismo ed altre ancora, così come e’ indispensabile avere maggiore spazio sui media del servizio pubblico della rai e sui grandi media per potere fare ottenere più diritti alla musica indipendente ed emergente con maggiore rotazione dei brani così come e’ urgente attuare un piano di rinnovamento dei luoghi della musica e di forte sostegno a una rete che metta insieme tutta la filiera dello scouting e dell’innovazione italiana che rischia di scomparire e di finire tutta in mano straniere, sia per quanto riguarda il disco, il digitale e il live.
All’estero tantissimi paesi hanno riaperto al 100% senza alcun distanziamento e gli altri hanno fissato una data certa per la riapertura. L’italia si metta subito al passo con questi paesi.
Confidiamo che il governo e la politica facciano la loro parte altrimenti il rischio, come hanno segnalato anche le associazioni piu’ importanti della musica, sostenute dai big,
È di morte sicura per tutto l’intero settore degli indipendenti ed emergenti.
“se così non fosse ci vedremmo costretti sabato 2 ottobre in occasione del mei di faenza ad attuare insieme agli artisti coinvolti uno sciopero della musica di almeno 15 minuti di silenzio per ricordare tutte le imprese e i lavoratori che hanno chiuso e quelli oggi ancora fermi, che sensibilizzi il governo e il pubblico presente insieme agli artisti e a tutta la filiera del settore. Lo faremo in una forma simbolica silenziando tutta la musica della manifestazione per 15 minuti terminando con un minuto di assoluto silenzio per tutti gli artisti, le maestranze, gli organizzatori, i booking, le agenzie e i locali che hanno perso il proprio lavoro o hanno dovuto cambiare impego a causa di questa pandemia e, soprattutto, per delle scelte che non lasciano ancora oggi intravedere la luce in fondo al tunnel! ” conclude Giordano Sangiorgi, patron del Mei e tra i portavoce di stage!.