Svoltasi ieri a Lecce la conferenza stampa dell’attaccante giallorosso Massimo Coda, capocannoniere della passata stagione di serie B e con all’attivo 3 gol in questo campionato e una doppietta in Coppa Italia contro il Parma. Al “Via del Mare” l’attaccante si è anche espresso su altri temi che attanagliano il giornalismo sportivo quali il rinnovo del contratto con la società salentina, le tre vittorie in una settimana della formazione giallorossa, il vantaggio di poter giocare con ben due moduli tattici e il Monza, prossimo avversario in campionato, che fu “tentazione” per l’attaccante quando era svincolato.
Lecce, conferenza stampa di Coda
D: “Massimo ti faccio due domande in una, la prima è questa: dopo sei giornate sei già, assieme a Di Mariano, capocannoniere della squadra in una formazione che cambia pelle strada facendo, nel senso che spesso passate anche al 4-2-3-1 per cui, oltre a fare il bomber, abbiamo scoperto quest’anno che ti impegni a fare anche da assist man ecc. Come ti trovi in questo ruolo e, soprattutto, con quale spirito, quali ricordi attendi l’arrivo del Monza? La seconda segue la tua esternazione fatta in qualche conferenza stampa precedente quando dicesti, giustamente «sono in scadenza di contratto, non sono giovanissimo, punto ad avere un rapporto a lungo termine». Con il Lecce hai parlato? A che punto state? Volevo, se possiamo, sapere soltanto questo”.
[Elio Donno, Corriere dello Sport]
R: “Innanzitutto è una cosa che avevo detto già ad inizio anno, quando si era prospettato il 4-3-3, che avrei dovuto fare un lavoro totalmente diverso rispetto all’anno scorso. E’ chiaro che devo legare più il gioco con la squadra, devo battagliare, devo andare sulle seconde palle. Quindi è più dispendioso, a livello energetico. Però, a livello di numeri, […]mi sto confermando come l’anno scorso quindi, su questo piano qua, non è cambiato nulla e, sicuramente, avere due moduli a disposizione è un pregio per noi, secondo me, perché anche con il Cittadella stavamo un attimo in difficoltà, il mister ha capito e ha cambiato subito. Quindi è una cosa positiva averne due. Per quanto riguarda il Monza purtroppo lì, diciamo, che era successo prima in casa, dove abbiamo perso il campionato. Col Monza poteva capitare una partita così. Comunque era in casa loro, eravamo tutte e due in un buon momento e quindi ci poteva stare”.
D: “Venerdi?”
[Elio Donno, Corriere dello Sport]
R: “Venerdi? Hanno sempre individualità forti loro, dovremmo essere bravi a metterla sul ritmo alto e cercare di limitarli il più possibile. Per quanto riguarda il mio contratto premetto che mi sto concentrando sul campo e ad impegnarmi in allenamento e in tutto. Poi è chiaro che con la società abbiamo un ottimo rapporto quindi, a tempo debito, penso che troveremo la soluzione”.
D: “Buongiorno Massimo. Cosa è scattato con quel successo all’ultimo secondo contro l’Alessandria con un tuo goal nella squadra, visto poi gli exploit esterni che ci sono stati? E poi, come state preparando […]la partita col Monza, visto che lo scorso anno c’è stato un po’ di timore reverenziale in entrambi gli incontri, sia nella gara interna, quella di gennaio, sia in quella a Monza, soprattutto all’inizio di gara?”
[Pierandrea Casto, Salentolive24]
R: “Chiaramente siamo una squadra che ha cambiato tanto quindi è chiaro che inizialmente ha avuto qualche problema in più. Poi quando hai quella quella cosa che devi per forza vincere la partita non diventa facile e vai in difficoltà, anche magari con squadre come l’Alessandria. Però, vincendo questo tipo di partite, ti si sblocca qualcosa che poi si è visto nelle due successive, soprattutto a Crotone, dove la squadra sembrava più libera mentalmente, più sbarazzina, e quindi le cose riescono meglio, dai. […]Chiaramente affronti una squadra che, sulla carta ne parlano tutti, dovrebbe stravincere il campionato, […]con individualità importanti, quindi l’affronti sempre un po’ più timoroso. Però questa cosa ci deve passare perché, secondo me, siamo all’altezza del Monza e quindi dobbiamo fare la partita da Lecce, soprattutto visto che siamo in casa, sperando che ci possano dare una mano anche i nostri tifosi”.
D: “Massimo, un attaccante si considera non solo dal numero di gol che fa ma anche da quali partite sceglie, diciamo fra virgolette, per fare gol. Tu hai segnato nelle partite più complicate: Messa da parte Cremona, che tutti vogliamo dimenticare, hai segnato col Como, con l’Alessandria, col Cittadella. Non hai segnato lì dove la squadra forse ha espresso il miglior calcio: parlo della partita col Crotone ma anche Benevento, dove hai avuto due occasioni importanti e forse fatto delle scelte anche non da te, tipo l’ultima di passare. Ti mancano un po’ 1-2 gol in quella partita per arrotondare il bottino?”
[Gabriele De Giorgi, LeccePrima]
R: “Sì, sì. Ma io sono contento, quando arrivano le occasioni significa che creiamo tanto. Poi succede la partita che ci provi in tutti i modi e non entra mai. Quindi l’importante è farsi trovare lì e, come dici tu poi, le partite dove ho giocato meglio forse sono state Benevento proprio e Crotone, dove la squadra ha girato meglio perché chiaramente, come dicevo, tra me ed il vertice, quando ci facciamo vedere spesso e veniamo trovati, sicuramente riusciamo a far girare meglio la squadra”.
D: “Buongiorno. Ha detto che al contratto poi si pensa nel momento opportuno, c’è tempo. Ma in questo quanto la rassicura avere al fianco poi Strefezza e Di Mariano?”
[Pasquale Marzotto, La Gazzetta dello Sport]
R: “Mah, Strefezza, Di Mariano, Olivieri… lo stesso Paganini, Listkowski… Comunque sono tutti giocatori che ti creano superiorità e ti possono mettere tutti nelle condizioni di poter fare tanti gol. Quindi spero che, non si sa se ne facciano tanti, pero’ ne facciano fare anche tanti”.
D: “Venerdì sera Lecce-Monza. Si ritorna a giocare con il Monza, è la terza gara ma è di sera e si parla, tempo fa, prima che Coda firmasse con il Lecce, di una cena di lei, da svincolato, con Galliani. È vera o no?”
[Pasquale Marzotto, La Gazzetta dello Sport]
R: “C’è stato un incontro con la società del Monza però poi non si fece nulla perché fecero altre scelte, c’è stata solo questa cosa qui con loro. Poi è passato tutto”.
D: “Buongiorno Massimo, ti volevo chiedere una cosa. Mi riallaccio alla prima domanda del collega Donno, sul modulo: se dovessi scegliere quale preferiresti? Se dovessi dire a Baroni ”giochiamo in questo modo”? Col 4-2-3-1, per te, questo modulo comporta meno sacrifici? Sei più vicino alla porta? Sei più servito?”
[Tonio De Giorgi, del Nuovo Quotidiano di Puglia e Telerama]
R: “Mah, come ho detto prima, in base alla partita secondo me… Il mister è stato bravo già a Cittadella, lo ha fatto con l’Alessandria, a partita in corso, di capire le problematiche magari che c’erano in quel tipo di match e cambiare il 4-3-3, dove abbiamo lavorato fin dal primo giorno di ritiro, a cambiarlo con quel 4-2-3-1. Quindi, ho detto, per poter fare grandi cose bisogna avere doppia scelta. Poi, se sto bene io, quello conta meno, dai… L’importante e’ che c’è l’unione di gruppo, di squadra, come stiamo facendo. È indifferente”.
D: “Si, scusa Massimo, mi è venuto in mente un particolare: C’è una foto a Cittadella che ti ritrae con la mano sul volto quando abbiamo preso il pareggio alla fine del primo tempo. Era più la rabbia per il tipo di azione, visto che si trattava della seconda occasione da gol in trenta secondi, e quindi per l’ingenuità della squadra, o più perché era arrivato allo scadere del tempo che si riteneva archiviato?”
[Gabriele De Giorgi, LeccePrima]
R: “Perché proprio 30 secondi prima avevamo preso il gol che era stato annullato, che la palla era uscita fuori, e quindi prendere subito gol in quel modo m’ha fatto un po’ di rabbia, […]Anche perché andavamo a fine primo tempo in vantaggio, era sicuramente una cosa positiva poi”.
Antonio Quarta
Redazione Il Corriere Nazionale