Gli scontri fra ‘no green pass’ e polizia a due passi da Palazzo Chigi

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Migliaia in piazza, tafferugli lacrimogeni e bombe carta nel centro di Roma, attaltata la sede della Cgil, Draghi: “sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile”  

© Riccardo De Luca / AGF
– La polizia usa idranti per disperdere la manifestazione, accanto a palazzo Chigi

Scontri a Roma al corteo, non autorizzato, dei no green pass. I tafferugli sono cominciati all’ingresso di Villa Borghese e sono proseguiti in centro con lanci di bombe carta e sedie cui la polizia ha risposto con fumogeni e cariche di alleggerimento. Le forze dell’ordine hanno fermato tre manifestanti per i disordini.

“L’assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista – ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini – un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista”. 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al segretario generale della Cgil Landini, per esprimergli solidarietà dopo l’assalto alla sede nazionale del sindacato a Roma. 

Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha telefonato al segretario generale della Cgil per esprimere a lui e a tutto il sindacato la piena solidarietà del Governo per l’assalto avvenuto alla sede di Roma.

“I sindacati – si legge in una nota di Palazzo Chigi – sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza.

Il presidente del Consiglio condanna inoltre le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione. Il Governo prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico”.

Il corteo si è poi diretto verso il centro arrivando fino in fondo a via del Tritone, a due passi da palazzo Chigi.

Gli ingressi di Montecitorio e di palazzo Chigi sono presidiati da camionette della polizia. Intanto alcune persone hanno raggiunto le transenne che circondano piazza Colonna, su cui si affaccia il palazzo del Governo. Proseguono anche le tensioni nei pressi di Villa Borghese dove lentamente la polizia sta favorendo il deflusso dei manifestanti.

Il bilancio è di quattro persone arrestate ma sono in corso “serrate attività dirette ad individuare altre responsabilità in capo agli altri soggetti fermati, fra i quali vi è anche il leader di Forza Nuova Castellino”, come noto sorvegliato speciale che ha violato numerose prescrizioni. 

Le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico e la Digos della Questura di Roma hanno “fermato ed identificato numerose persone nei cui riguardi sono in atto valutazioni della posizione per individuare la loro esatta responsabilità in merito alle violenze perpetrate”.

In una nota la Questura di Roma ha fatto sapere che “i dispositivi di ordine pubblico stanno gestendo le varie manifestazioni in cui viene usata violenza ‘con interventi proporzionati alle azioni dei manifestanti'”.

“Sono stati utilizzati lacrimogeni ed idranti per disperdere i gruppi violenti”, aggiunge la Questura. 

Tafferugli anche a Milano

Le forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno fatto una carica di alleggerimento contro la testa del corteo No Green pass di Milano. Anche nel capoluogo lombardo le forze dell’ordine hanno fermato quattro persone per i tafferugli.

I funzionari dell’ordine pubblico avevano schierato poliziotti e carabinieri in via Vitruvio per impedire ai manifestanti di raggiungere la stazione Centrale dopo aver deviato da corso Buenos Aires. È il terzo sabato consecutivo che si registrano contatti tra manifestanti e forze dell’ordine. 

I manifestanti hanno quindi provato a entrare nella stazione Centrale. Un tentativo non andato buon fine perché gli accessi alla Galleria delle Carrozze e sul lato di piazza Luigi Savoia sono stati chiusi preventivamente.

Inoltre a presidio dello scalo sono schierate le forze dell’ordine in assetto antisommossa. Dopo la carica di alleggerimento in via Vitruvio i contestatori avevano raggiunto piazza Duca d’Aosta passando da via Scarlatti, una via parallela a quella dopo era stato istituito lo sbarramento. 

 

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