Un Bari spettacolare liquida nel secondo tempo anche la forte Turris

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Un esame universitario tosto, un “diritto commerciale”, esame da sempre incubo per gli iscritti a giurisprudenza, uno di quelli per i quali, anche se sei preparatissimo, col professore parecchio severo e poco incline ai 30 e lode, devi sperare in un onorevole 18 o 20, voto sufficiente per superarlo. E così è stato ma il voto è stato decisamente più alto, diciamo che il Bari ha meritato un bel 30 ma senza lode però, troppa sofferenza in difesa nel primo tempo.

Se avesse vinto, oggi, il Bari si sarebbe potuto considerare squadra da battere a tutti gli effetti, e poi che sarebbe stato, forse, il suo anno decisivo. Tra le altre cose la Turris scendeva a Bari con la consapevolezza della propria indubbia forza.

E si, perché vincere due gare di fila in casa non solo non accadeva da tempo, ma in genere è un buon segno. Chi vince due gare di seguito in casa dimostra di essere davvero una squadra forte con la quale tutte le altre pretendenti devono fare i conti. Insomma, campionato avvisato.

Corsi e ricorso storici: 45 anni fa proprio di oggi il Bari di Giacomino Losi batteva la Turris per 3-1 con gol di Biloni e di Florio. Un altro segnale indicativo che dimostra che, forse, è proprio l’anno del Bari.

Certo, otto gare sono ancora poche per trarre bilanci ma le sensazioni sono quelle giuste. Una squadra che vince nonostante qualche suo uomo ancora non in perfette condizioni, vorrà dire pure qualcosa.

Mignani cambia ancora: Mazzotta preferito a Ricci, Simeri e Cheddira in attacco, mentre il resto della truppa è confermata.

Un battaglia quella di oggi, anfora una volta tra prima e seconda, su un campo pregno d’acqua che però ha tenuto molto bene.

Non un primo tempo esaltante per il Bari che ha sofferto parecchio il gioco della Turris ma soprattutto non è riuscito a leggere le trame offensive degli avanti corallini. su tutti quelle di Giannone che ha fatto un po’ tutto lì davanti, tanto è vero che prima è passata in vantaggio con lo stesso Giannone, poi ha subito la reazione del Bari che comunque ha dimostrato di saper giocare tanto che Cheddira, da attaccante di razza ha siglato il meritato pareggio, quindi su una delle tante giocate campane, Leonetti – l’ex di turno – ha segnato il gol del vantaggio. Un primo temo comunque vibrante, divertente giocato sotto la pioggia che ha premiato la sostanza della Turris piuttosto che la qualità del Bari.

Subito le prime mosse per Mignani nel secondo tempo: Marras per Simeri ed è subito gol con D’Errico dopo 30 appena secondi che rimette in equilibrio l’incontro pareggiando su assist di Marras, segno ulteriore che Mignani ha ancora azzeccato le sostituzioni.

Il Bari attacca con pericolosità, la Turris è alle corde colpita dal gol del pareggio e fa fatica ad uscire. E’ il momento del Bari che deve sfruttare assolutamente. Ed infatti la squadra esce fuori, si rende davvero molto pericolosa procurandosi diverse occasioni gol soprattutto con Cheddira, oggi davvero un’ira di Dio, senza dimenticare pali e traverse colpite.

E al 12′ con un’azione tambureggiante il Bari, dopo una traversa di Marras ed un mezzo rigore netto non dato per il vantaggio, segna e passa in vantaggio con Scavone che sta diventando l’uomo in più in questo Bari. Gara ribaltata.

Ancora un’occasione nitida con Cheddira che viene sgambettato all’entrata dell’area di rigore da un avversario che, inevitabilmente, viene espulso. Sulla relativa punizione Botta per poco non triplica.

Miracoloso salvataggio di Terranova sulla linea che evita il pareggio alla Turris che è in dieci uomini.

Tanti gli spazi aperti per provare a chiudere la gara con contropiedi che, ormai, non si contano più sui quali Cheddira sbaglia ameno un paio di gol.

E su un calcio di punizione di Botta, Terranova svetta più in alto di tutti e sigla il quarto gol al 37′ e chiude di fatto la partita.

Una partita diversa da quella col Monopoli, una vittoria spettacolare, pirotecnica, la squadra ha dimostrato tanta qualità, è stata davvero irresistibile facendo uscire rabbia agonistica e superiorità in tutto e per tutto.

E’ vistosa la crescita di gara in gara, ogni giocatore che entra è motivato, ma soprattutto risolutore e si vede a distanza la differenze tecnica con le altre avversarie.

Una gara difficile col Bari più forte di tutto e di tutti anche contro una ottima Turris, ma la qualità e tanto impeto son venuti fuori in modo impressionante.

Lo scorso anno questa gara sarebbe stata persa senza troppi dubbi. Due anni fa sono andate in fuga la Ternana e la Reggina però non prima della decisa-dodicesima giornata, oggi appena alla settima il Bari dista dalla seconda di ben sei punti. Cosa vorrà dire? Meglio non dirlo, diciamo che è ancora presto, ma se il buongiorno si vede dal mattino…

Massimo Longo

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