La violenza informatica delle istituzioni

Scienza & Tecnologia

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La verità è che la stragrande maggioranza della popolazione è ignorante da un punto di vista informatico. Obbligare il cittadino a sottostare alla “forche caudine” di pseudo professionisti, è una violenza.

La informatizzazione a tutti i costi, che la pubblica Amministrazione impone ai cittadini è pura follia. I politici che hanno approvato le proposte dei tecnocrati, sono i primi responsabili di una situazione assurda, che i cittadini subiscono supinamente.

Per ritirare una raccomandata presso gli uffici postali, bisogna essere capaci di far leggere il codice del plico dalla macchina che emette il tagliando con il numero di prenotazione. E chi non riesce a completare questa operazione? Deve chiedere di essere aiutato da qualche anima buona.

È diventato possibile fare le operazioni con l’Inps per telefono; gli incolpevoli, addetti ai telefoni, ci lasciano parlare senza approdare a nulla; ad un certo punto della conversazione ci chiedono lo Spid. Se non lo possediamo, è praticamente impossibile ottenere delle informazioni.

A parte l’onere per procurarsi lo Spid, il problema è che anche una persona giovane, mediamente istruita, non riesce ad adoperarlo. C’è chi si è procurato lo spid e per usarlo si è rivolto al proprio commercialista, che a sua volta si è dichiarato incompetente e ha indirizzato il malcapitato presso un professionista, specializzato nel disbrigo di pratiche informatiche.

Il problema è alla radice; bisogna risalire a monte. La verità è che la stragrande maggioranza della popolazione  è ignorante da un punto di vista informatico. Obbligare il cittadino a sottostare alla “forche caudine” di pseudo professionisti, è una violenza nei confronti dei cittadini.

Ma non solo l’Inps per telefono dà solo informazioni ininfluenti, anche i comuni e i ministeri. Un’altra trovata della burocrazia è la “scia” un altro mezzo per caricare le persone di altri oneri. È proprio il caso di dire che si stava meglio quando si stava peggio, quando tutto era più semplice e si riusciva ad interloquire con impiegati e pubblici funzionari. Adesso siamo all’assurdo, di trovarsi di fronte a un muro di gomma. L’amara realtà di questi tempi è la scusa dei covid; i burocrati si sono chiusi in una torre dorata, alle spalle del cittadino, sempre più tribolato quando c’è di mezzo lo Stato, i Comuni e le Regioni.  

Il problema tocca quasi tutti i cittadini, ma diventa drammatico quando si tratta di persone molto anziane che di fronte a questo tipo di problemi, non sanno a che santo votarsi.

Roberto Fronzuti

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