Soccorso barcone a largo della Libia,10 migranti morti soffocati

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L’accusa delle Ong per la richiesta di aiuto ignorata e che ha lasciato il barcone in balia del mare per oltre 13 ore, i corpi delle vittime sono stati rinvenuti sul fondo della barca di legno sovraffollata

 

© Virginie Nguyen Hoang / Hans Lucas / AFP 
– La nave Geo Barents dei Medici Senza frontiere 

 

 

AGI – Ancora una tragedia dell’immigrazione. Dieci i morti ritrovati nel fondo di un natante dove era stipate un centinaio di persone. Lo ha riferito Medici senza frontiere, in mare con la nave ‘Geo Barents’. E le ong accusano: è stata ignorata la richiesta di aiuto.

L’allerta era stata lanciata nel pomeriggio di ieri da Alarm Phone in riferimento a un barcone alla deriva al largo della Libia. Dopo la richiesta di soccorso, confermata da Seabird, il velivolo di Sea Watch, 99 persone, riferisce sempre Msf, sono state prese a bordo da Geo Barents, a circa 30 miglia dalle coste libiche.

Qui la terribile scoperta: “Sul fondo della barca di legno sovraffollata, 10 persone sono state trovate morte”. Morte soffocate nell’imbarcazione piena di uomini, donne e bambini in cerca di salvezza. Era stato lanciato l’allarme almeno tredici ore prima, ma per 10 persone è stato troppo tardi.

“Non ne possiamo più di queste morti annunciate e che si potrebbero impedire. Condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari”, è l’amarezza e la protesta di Alarm Phone. Sea Watch, ricostruisce la ong tedesca, aveva avvistato il natante in pericolo “vicino alle navi italiane AssoVenticinque e Almisan che non hanno risposto al Mayday Relay lanciato dal nostro equipaggio”.

Morti che potrebbero essere evitate se ci fosse una volontà al di là degli accordi economici tra Paesi”, accusa anche la ong spagnola Salvamento maritimo humanitario. “Morti che si potevano evitare”, incalza Medici senza frontiere, “dieci persone morte soffocate dopo 13 ore in balia del mare.Com’è possibile accettare ancora tutto questo nel 2021?”.

“Corpi senza vita trovati a bordo di un barcone. Sono 1.236 – spiega il portavoce dell’Oim, l’agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, Flavio Di Giacomo – le persone morte nel Mediterraneo centrale nel 2021 (erano 858 nello stesso periodo del 2020).

Il soccorso della Geo Barents ha probabilmente evitato altre vittime a bordo. Evidente la necessità di aumentare i pattugliamenti in mare”.

“Sono stanchi e traumatizzati dal terribile viaggio. Vanno portati al sicuro al più presto”, sottolinea Msf che sta assistendo i naufraghi sotto choc.

E intanto circa cento migranti sono stati soccorsi dal cargo commerciale Almisan e sono stati condotti a Lampedusa. La nave, che opera in prevalenza presso le piattaforme petrolifere, è stata fatta fermare davanti a Cala Pisana per il successivo trasbordo delle persone. 

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