Cunial può entrare alla Camera senza green pass. Per ora

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Il prossimo primo dicembre si pronuncerà il Consiglio di giurisdizione di Montecitorio. La deputata ‘no vax’ per ora festeggia, anche se potrà entrare con forti limitazioni: “Tutti i miei colleghi parlamentari dovrebbero gioire della decisione del presidente del Collegio d’appello Andrea Colletti”

Sara Cunial

 

 

AGI – La ‘pasionaria’ no vax Sara Cunial, deputata del gruppo Misto ed ex M5s, può accedere alla Camera senza il green pass. Almeno fino a quando, esattamente il prossimo primo dicembre, si pronuncerà il Consiglio di giurisdizione di Montecitorio. Intanto, Cunial potrà partecipare ai lavori della Camera varcando il portone di ingresso senza dover esibire la certificazione verde, obbligatoria per tutti quelli, dai deputati ai dipendenti fino ai giornalisti e componenti del governo, intendono accedere al palazzo.

Lo ha stabilito il Collegio di appello in composizione monocratica rappresentato dal deputato di Alternativa Andrea Colletti, anche lui ex M5s, che ha accolto la richiesta di sospensiva della deputata, dopo che il Consiglio di giurisdizione aveva respinto il ricorso di Cunial contro l’obbligo di green pass deliberato dai Questori in accordo con la presidenza della Camera e con il placet della Conferenza dei capigruppo, fissando l’udienza con deliberazione per il primo dicembre.

La deputata ha impugnato la decisione del ‘tribunalino’ di Montecitorio, e Colletti ha accolto la richiesta di sospensiva emanando un decreto cautelare. L’ultima parola spetta ora al Consiglio di giurisdizione, presieduto da Alberto Losacco, Silvia Covolo (Lega), Stefania Ascari (M5s). Secondo quanto viene riferito, anche altri deputati (e alcuni dipendenti della Camera) avrebbero presentato ricorso contro la delibera dei Questori sull’obbligo del green pass.

“Sono molto soddisfatta di apprendere che l’esercizio del mandato di rappresentanza popolare sia ancora in vigore nel nostro Paese”, commenta la protagonista della vicenda. “Da domani tornerò in Aula senza mostrare alcuna tessera di regime, coerente con me stessa, la nostra Costituzione e quella parte di popolo italiano che sta lottando contro insane, insensate e criminali restrizioni che umiliano la nostra democrazia e la nostra intelligenza”.

“Oggi – prosegue Cunial – tutti i miei colleghi parlamentari dovrebbero gioire della decisione del presidente del Collegio d’appello Andrea Colletti, di accogliere, con un decreto cautelare monocratico, la mia richiesta di sospensiva della delibera con cui il Collegio dei questori ha introdotto l’obbligo del green pass per accedere a tutte le sedi della Camera. Così come tutti si sarebbero dovuti opporre con ogni mezzo per impedire che la nostra democrazia fosse calpestata e mortificata fino a tal punto. Purtroppo sempre meno uomini liberi e integri siedono nel nostro Parlamento. Per fortuna sempre di più ce ne sono fuori”.

Cunial potrà comunque accedere sì al palazzo ma con ‘percorsi limitati’. Innanzitutto, non potrà sedere sui banchi dell’emicilo in Aula, ma occupare solo le postazioni per i deputati nelle tribune. Così ha stabilito il Collegio dei Questori, che ha approvato in serata una nuova delibera. Dunque, nessun passo indietro sulle misure di sicurezza adottate alla Camera per evitare il diffondersi dei contagi da Covid.

La deputata, inoltre, potrà partecipare ai lavori delle commissioni ma dovrà rigorosamente attenersi alla distanza di sicurezza di almeno un metro dagli altri deputati, muniti invece di green pass. Non solo: Cunial non potrà usufruire di alcun altro servizio, come ad esempio la buvette o il ristorante, dove è necessario esibire il green pass.

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