Il cucciolo d’orso catturato a Gorizia è stato portato in un centro di riabilitazione

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Secondo gli esperti “non è possibile procedere subito alla liberazione in quanto è stato confermato uno stato di dimagrimento significativo e un versamento addominale ad esso correlato, parassitosi e lievi segni di infezione e infiammazione” 

© MARTIN SCHUTT / dpa-Zentralbild / dpa Picture-Alliance via AFP 
– Orso

Non sarà subito liberato ma portato in un centro di riabilitazione il cucciolo d’orso catturato nella notte tra il 16 e il 17 novembre a Gorizia. Sentiti gli esperti infatti l’Amministrazione regionale ha stabilito che “non è possibile procedere subito (proprio per metterlo in sicurezza) alla liberazione”. Lo rende noto l’assessore alla Risorse forestali Stefano Zannier.

Il giovane esemplare, che pesa 14 cilogrammi, presenta uno stato di salute e un grado di sviluppo corporeo “non compatibili con la tempestiva liberazione” per di più essendo ormai alle porte la stagione invernale. 

Gli esami ematochimici, ecografici e radiologici a cui è stato sottoposto hanno confermato uno stato di “dimagrimento significativo e un versamento addominale ad esso correlato, parassitosi e lievi segni di infezione e infiammazione”.     

 

 

“Al momento – precisa una nota regionale – il Servizio biodiversità regionale, in collaborazione con l’Università di Udine, il Servizio prevenzione, sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria e il Corpo forestale regionale, sta prendendo accordi per trasferire il cucciolo in un centro di riabilitazione specializzato al fine di fargli raggiungere un livello di sviluppo corporeo compatibile con il suo rilascio che avverrebbe la prossima primavera.  

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