Covid. Forse a dicembre il super green pass

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 ‘Molto probabilmente a dicembre ci sara’ una sorta di Super Green pass, che vuol dire non penalizzare i non vaccinati, ma premiare i vaccinati’. Lo ha detto il ministro della Pa Brunetta, durante un incontro di Forza Italia a Mestre. ‘Rafforzare il Green pass – ha aggiunto – e’ la scelta che si sta facendo strada nel governo Draghi, che non vuole drammatizzare, ma ha chiarito sempre che dobbiamo essere pronti nelle risposte alla pandemia’. 

 “Ora, di fronte a quel che sta succedendo nel Nord Europa, dobbiamo tenere la guardia alta. Come? Cambiando strategia? Assolutamente no. La soluzione dei vaccini obbligatori sembra la strada piu’ facile, ma non lo e’. E’ molto difficile intaccare lo zoccolo duro dei no vax”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo all’evento promosso a Mestre da Forza Italia Venezia sul tema “Economia, alleanze e territori: il ruolo di Forza Italia. “Che fare allora? Continuare con scelte forti e responsabili. Il rischio e’ ritornare alla linea dei lockdown generalizzati e al cromatismo, con i relativi livelli di limitazioni. Il dibattito e’: facciamo come in Germania, dove pero’ le condizioni sono piu’ drammatiche e problematiche, oppure continuiamo con la linea del green pass, magari rafforzandola? Io preferisco la seconda strada, che e’ quella che sta maturando nel governo. Senza drammatizzare, ma dobbiamo essere pronti. Possiamo premiare i vaccinati e lasciar subire i vincoli e le restrizioni previsti dal cromatismo a chi non e’ vaccinato. La grande maggioranza degli italiani – ha concluso Brunetta – e’ d’accordo con questa visione”. 

 “Siamo il Paese che cresce di piu’ perche’, grazie al green pass, ha riaperto tutto”, ha continuato il ministro. “La componente fondamentale del reddito sono i consumi. Riaprendo le citta’, il terziario urbano, il turismo, i luoghi di socializzazione abbiamo ottenuto qualcosa che sembrava impossibile: abbiamo visto i contagi diminuire mentre riapriva tutto”. “Ho suggerito di superare lo stato di emergenza, che scade e che non si può più rinnovare se non a costo di forzature istituzionali”, ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione. “Lo stato di emergenza – ha spiegato – nasce per eventi catastrofici che hanno un inizio e hanno una fine, e una pandemia può continuare nel tempo mutando caratteristiche e pericolosità. Quindi io sarei per superare lo stato di emergenza così come lo abbiamo conosciuto, però tenendo gli strumenti commissariali figli dello stato di emergenza, perché questi ci servono, però collocandoli in una struttura non emergenziale presso Palazzo Chigi”. 

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