“Noi siamo ancora qui, non ci fate paura”, ha detto Boschi alla Leopolda

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Rivolta ai populisti: “Con una macchina del fango la mia figura pubblica è stata compromessa come donna, come persona perché non ci riuscivano a battermi a livello politico, come parlamentare” 

© AGF – Maria Elena Boschi

“Sono super diplomatica, lo sapete. Ma basta, c’è un momento in cui si raggiunge il limite. Loro hanno fatto la macchina del fango e noi la subiamo. Ma noi siamo ancora qui, non ci fate paura”. Così la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi, da palco della Leopolda. Commossa, Boschi ha ricevuto una standing ovation dal pubblico.

“Vedo che ci sono persone che prendono 15 minuti di celebrità se attaccano Matteo: noi invece facciamo notizia alla Leopolda – ha aggiunto Boschi – con questa presenza costante”. “Con una macchina del fango la mia figura pubblica è stata compromessa come donna, come persona perché non ci riuscivano a battermi a livello politico, come parlamentare”, ha detto Boschi dal palco. “I responsabili politici sono quelli che hanno lucrato un vantaggio politico da questa gogna mediatica: sono i populisti che hanno fatto delle fake news e dell’odio social un credo politico“.

© AGF
Maria Elena Boschi

“I signori della politica, Massimo D’Alema e gli amici suoi hanno ridotto così il Mps. Quella stessa sinistra che ci ha fatto la guerra quando era dentro il partito e poi fuori il partito. Noi i risparmiatori li abbiamo tutelati con la riforma delle banche popolari che era stata scritta 17 anni prima dal direttore generale del Tesoro, Mario Draghi e che era stata scritta dall’allora presidente del Consiglio, Massimo D’Alema”.

Ancora: “Noi l’abbiamo fatta – aggiunge – e la responsabilità per i risparmiatori e chi ci ha rimesso in quella situazione è della politica che non ha fatto le riforme negli anni precedenti, degli organi di controllo, e una parte della stampa che ha taciuto su questi scandali”.

Secondo la ex ministra “era molto più facile dare la responsabilità a mio padre che è stato 11 mesi vicepresidente di una banca molto più piccola del territorio che era già in crisi. Ci sono voluti anni, ma mio padre è uscito da quei processi, è fuori da tutto, è stato assolto. Nessuno gli restituirà certi anni. Mio padre è uscito dai processi ma la sua dignità è stata compromessa in modo insuperabile”.

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