reparti di malattie infettive sono stati letteralmente travolti dall’emergenza, con la conseguenza di divenire, in alcuni casi, del tutto inaccessibili a chi non fosse colpito dalla nuova infezione.

L’analisi delle chiamate pervenute al servizio legale del Telefono Verde AIDS e IST restituiscono il seguente quadro: delle 815 richieste pervenute tra il 2012 e il 2021, il 67,5% proviene da utenti di sesso maschile, il 32,4% da utenti di sesso femminile e lo 0,1% da utenti transessuali.

La fascia d’età maggiormente rappresentata è quella 40-49 anni (33,1%), a seguire quella di chi ha più di 50 anni (29%) e poi quella 30-39 anni (22,6%), 20-29 anni (10,1%) e solo lo 0,4% tra i 10 e i 19 anni.

Il 45,1% delle chiamate proviene dalle Regioni del Nord Italia.

La distribuzione per gruppi di persone-utenti vede una netta prevalenza 67,5% di persone con infezione da HIV, che si rivolgono al Servizio per problematiche di discriminazione, stigma e/o violazione della riservatezza dei propri dati sanitari. Rilevanti in termini numerici sono anche le richieste relative ai diritti previdenziali e assistenziali e alle problematiche di accesso alle cure, mentre contenuto, anche se significativo, è il numero di richieste attinenti ai profili di responsabilità penale da trasmissione del virus.