L’allarme di Federturismo: “Siamo alla debacle totale”. Dagli Appennini alle Alpi le comunità montane stimano un 60% di cancellazioni.
Con Omicron si moltiplicano le disdette per le vacanze di capodanno
© Riccardo De Luca / AGF
– Una via dello shopping a Roma
AGI – Una situazione “devastante”, una “tragedia”, una “debacle”. Gli operatori del turismo non hanno più parole per descrivere lo stato del settore alle prese con la variante Omicron e le misure di contenimento.
Le prenotazioni si sono bloccate e le disdette fioccano. “Ce n’è una al minuto – riferisce Marina Lalli, presidente di Federturismo – e il loro numero aumenta esponenzialmente”.
La presidente di Fiavet, Ivana Jelinic, parla di 8 milioni di cancellazioni nelle ultime tre settimane, per il periodo delle festività. E il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, assicura che la situazione è “in netto peggioramento”, con “un’inchiodata di prenotazioni e una serie di cancellazioni soprattutto nelle città d’arte, dove il 30% degli hotel è chiuso”.
Il 2021 – riferisce Confindustria Alberghi – si chiude con un tasso di occupazione camere che fa registrare il -48,6%, con punte nelle città d’arte, che toccano -58% a Roma e -56,1% a Firenze e con Venezia e Napoli rispettivamente -57% e -43%.